giovedì 29 dicembre 2011

Chaplin - Monsieur Verdoux

Con l'entrata in guerra degli Stati Uniti, iniziano anche i guai per Chaplin. Il suo sostegno ai movimenti solidali all'Unione Sovietica e ai sindacati, nonché il polverone sollevato dall'amante Joan Berry e sfruttato ampiamente da chi vedeva in lui solo uno straniero ingrato minacciano seriamente la sua immagine in America. E l'uscita di un film come Monsieur Verdoux non contribuì certamente a farlo accettare in un paese che stava attraversando una delle fasi più buie e controverse della sua storia.
Chaplin acquistò il soggetto da Orson Wells e lo riscrisse fino a realizzare un'opera anomala rispetto alle altre sue produzioni, ma che rispecchia fedelmente lo stato d'animo dell'artista verso la società a lui contemporanea. 
Il crimine di Monsieur Verdoux è quello di appartenere ad un'umanità spietata quanto i delitti del protagonista, di avere una natura complessa dove convivono sentimenti positivi e pulsioni distruttive e in cui l'accettazione della pena non implica necessariamente l'infallibilità della sua morale. 
Non è un caso che in un clima fortemente convenzionale quale l'America del secondo dopoguerra questo film abbia dato dei seri problemi a Chaplin. E solo molti anni più tardi ha ricevuto il giusto riconoscimento che gli spetta. Una pellicola notevole che rivela lo struggimento di un uomo per un mondo che non riconosce più.


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