lunedì 13 febbraio 2012

Hugo Cabret

Non c'è sempre bisogno di grandiosi effetti speciali o elementi soprannaturali per raccontare una favola. E Hugo Cabret di Martin Scorsese è il perfetto esempio di questa categoria di film. Devo dire che prima di sedermi in sala avevo in mente un'opera di genere fantastico, trovando invece una piacevole smentita che ha saputo offrire un tipo di magia più tangibile, frutto dell'ingegno umano.
La storia infatti ruota intorno ad un automa meccanico che un ragazzino vuole riparare a tutti i costi. A fare da sfondo la stazione di Montparnasse dei primi anni Trenta e tanti caratteristici personaggi con cui il protagonista, Hugo, avrà a che fare. Senza sapere che tra di loro si nasconde uno dei più grandi pionieri della primissima cinematografia...
C'è solo una magia in questo film che non è frutto di mostri o incantesimi, ma equivale a ciò che l'uomo riesce a creare con la propria capacità e immaginazione. In questo senso si può dire che il cinema è stato una straordinaria bacchetta magica per chi sapeva bene come usarla. E per quanto riguarda questo film si può dire che l'incantesimo di Scorsese è ben riuscito. Consigliato. 





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