Una piccola vetrina su politica, cinema e videogiochi. Venite viandanti della rete, ascoltare non ha prezzo.
martedì 7 agosto 2012
Queste ragazzacce...
Come stanno filando lisce le cose in Russia, dove l'amato sovrano Vladmir è finalmente ritornato dopo un fastidioso intervallo durato quattro lunghi anni. Peccato che la dolce quiete venga guastata di tanto in tanto da coloro che non sanno apprezzare chi dona al suo popolo tanta sicurezza. Prendi ad esempio quei giovani che corrono dietro a un gruppo di cantanti scostumate che si fanno chiamare Pussy Riot e per essere alla moda si mettono ad attaccare il governo. Ma che aspettano a togliere di mezzo queste piantagrane?
Detta così la scena può suonare ridicola, ma è proprio quello che sta accadendo in Russia al gruppo punk sopracitato, la cui colpa di aver intonato una canzone contro Putin e per di più dentro una chiesa minacciava di costargli addirittura sette anni di carcere. La pena sarebbe stata poi ridotta a tre durante il processo, giusto perché l'illuminato zar di fronte alle proteste dentro (l'ex-patron di Yukos, Khodorkovsky ha parlato d'inquisizione) e fuori (Bono e Madonna tra i nomi più eccellenti) non ci teneva a fare una figura da tiranno sfacciato, anche se nel frattempo le giovani accusano una carcerazione che non brilla per cortesia. Ed è di pochi giorni la notizia che un altro gruppo musicale, i Makulatura, sarebbero finiti in prigione per un motivo simile, merito delle nuovissime leggi anti-dissidenza approvate a giugno. Un'atmosfera davvero incoraggiante a quattro anni esatti dall'inizio della guerra tra Russia e Georgia...
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