Nell'accezione popolare viene definito bene comune uno specifico bene che è condiviso da tutti i membri di una specifica comunità. Per il bene comune può essere utile, ed a volte necessario, il sacrificio del singolo che si pone al servizio della comunità" Hegel
Si è ormai conclusa il 22 luglio scorso la prima edizione di "E..state al Parco": l'iniziativa, nata grazie ai contributi pervenuti da Roma Capitale e grazie all'VIII Municipio in collaborazione con il Comitato di Quartiere, ha risposto in modo vincente all'esigenza popolare di svago e socializzazione all'interno di un quartiere "difficile" come Borghesiana. Perchè vincente? Perchè ciò che risulta aver prevalso è stata la gioia e l'unione tra le persone senza una specifica finalità o appartenenza politica.
Un trionfo di unità. Il messaggio più importante sottolineato dal Presidente dell'VIII Municipio, Massimiliano Lorenzotti, è stato quello della continuità e dell'appartenenza: un quartiere di tutti, un quartiere da vivere e da riscoprire e valorizzare, fatto da chi ci vive. Pur consapevole delle migliorie da apportare al progetto nei prossimi anni (più stand e uno spazio maggiore per le attività dei giovani) l'auspicio più grande del Presidente è che si guardino i fatti, che le critiche sterili lascino spazio a proposte costruttive che non siano solo il frutto di interessi personali ma nascano dalla percezione, dalla sensibilità e dalla responsabilità volte al bene comune.
L'eterogeneità e la grande quantità di pubblico (dal bambino all'anziano) sono la dimostrazione concreta dell'importanza delle idee di partenza di questo progetto estivo. Le idee qualora risultino costruttive e responsabili, non importa da chi sono formulate; chiudere un orizzonte solo perchè appartenente apparentemente ad una sfera politica è certamente un atteggiamento inappropriato, specialmente in tempi di crisi come questi in cui c'è bisogno di un salto di qualità innanzitutto a livello interiore.
Il Presidente Lorenzotti, intervistato, ha dunque sottolineato il coraggio e l'impegno di tutti (con un ringraziamento particolare al Comitato di Quartiere e al Centro Anziani).
Le persone hanno messo in campo con sacrificio e spirito di appartenenza (non ad un partito ma al Quartiere!) tutto ciò che avevano, andando oltre la fatica e i guadagni personali.
Altro concetto importante espresso dal Presidente è stato quello relativo alla superficialità dei giudizi e delle critiche sterili: è giusto e sacrosanto, in un clima di democrazia, che ognuno si impegni con proposte concrete e non con critiche prive di un qualsiasi spirito di iniziativa. Il bene comune è quello in cui si mettono da parte interessi personali per la costruzione di un futuro agevole per tutti, futuro che, perchè no, vada anche oltre la politica.
"E..state al Parco" è stata dunque una festa dell'amicizia che ha unito generazioni e idee per un futuro migliore. E queste non sono chiacchiere ma fatti. E alla fine di questo discorso, non demagogico ma pratico, non mi resta che suggerirvi: R..E..state al Parco...tutti insieme.
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