sabato 29 settembre 2012

Anonymous di Roland Emmerich

La storia si sa che più è remota e maggiori sono gli interrogativi che si lascia dietro. I dubbi possono riguardare un passato che la scarsità delle fonti non hanno mai fatto del tutto chiarire, ma in altri casi preferiscono sollevare interrogativi così carichi di suggestione da rendere il mistero in sé ben più interessante della sua risoluzione. Questo potrebbe essere il caso di coloro che attribuiscono la paternità delle opere di William Shakespeare ad altre persone che avrebbero usato il Bardo dell'Avon come mero prestanome.
Il film di Roland Emmerich prova a far luce su questa controversa vicenda e la mescola agli intrighi di corte di un'Inghilterra elisabettiana sulla via del tramonto. Tra i punti forti del film abbiamo una narrazione in stile shakespeariano che calza proprio a pennello (del resto le sue opere raccontavano il torbido dell'epoca che viveva) e deve molto anche alla bravura degli attori. Meno felice forse la natura di certi intrecci che rasentano il livello da telenovela. Buono.


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