Forse definire Alice underground, in scena al Teatro Elfo Puccini di Milano fino al 31 gennaio
2012, un’opera d’arte è eccessivo, ma non si può negare che in questa
performance si fondono:
-il teatro;
-la scrittura, per ciò che riguarda la riscrittura
del testo;
-la musica ed il canto, eseguiti dal vivo in scena dagli
attori;
-l’architettura, con la costruzione della
scenografia, che in realtà è un grande schermo per proiezioni… con qualche
sorpresa;
-le arti visive e la video arte, con gli acquarelli
disegnati ad hoc dai registi (nonché autori
del testo) Ferdinando Bruni e Francesco Frongia ed animati a completare la
scenografia
Se questo non è totale! Manca forse la danza ma, in
senso lato, se consideriamo la danza come movimenti armonici ed organizzati del
corpo su una base musicale, non si può negare che ci sia anche la danza!
Come se non bastasse, questo testo, tratto dal
racconto per bambini Le avventure di
Alice nel Paese delle Meraviglie scritto nel 1865 da Lewis Carrol, è anche
divertente, un esempio di puro entertainment.
Purtroppo, spesso, il teatro è vissuto più come qualcosa di affine ad una
conferenza, un po’ noiosa, sicuramente interessante e di arricchimento, ma non
una cosa da fare la domenica sera, come magari andare a vedere Hotel Transylania al cinema. Invece, il
teatro può anche essere puro divertimento ed intrattenimento. E, tra
abbonamenti e convenzioni, non è neanche detto che si spenda di più che al
cinema. (Leggete tra le righe, buoni propositi per il 2013, maya permettendo:
se non siete amanti del teatro e non lo avete mai vissuto, fate una prova,
andate a vedere 3 spettacoli e poi siete liberi di decidere se non fa per voi.
Magari noi della Tana potremmo aiutarvi a trovare qualcosa che possa fare per voi!).
In un ritmo serrato e dinamico i 4 attori che
interpretano un mostruoso numero di personaggi giocano tra loro, con le
animazioni, la musica e dentro, fuori, sopra e sotto la scenografia. Lo
spettacolo dura 90 minuti senza intervallo e in questo lasso di tempo si
ripercorre la storia di Alice, ci sono tutti i personaggi che vivono nella
nostra fantasia e fanno parte ormai, tra Disney e Burton, del nostro
immaginario collettivo. E’ come tornare bambini, ma restando adulti.
Vale la pena segnalare anche una particolare
iniziativa di raccolta fondi, in questo momento i cui i fondi non ci sono per
niente e per nessuno: Regala un disegno,
sostieni il teatro. Il teatro ha, infatti, messo in vendita gli acquarelli
disegnati per lo spettacolo, il ricavato va al teatro. I prezzi sono un po’ per
tutte le tasche, lo spettacolo va in scena nel periodo natalizio ed ormai in
una società in cui tutti abbiamo tutto c’è la possibilità di fare una buona
azione ed un regalo che esula dai soliti pacchetti preconfezionati di shampoo e
bagnoschiuma in packaging natalizio.
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