sabato 15 dicembre 2012

“Alice underground”: quando un racconto per bambinette diventa un divertentissimo "Gesamtkunstwerk"

Gesamt… che? No, non è un insulto forbito, è semplicemente la parola tedesca che viene utilizzata per parlare di “opera d’arte totale”, ovvero quell’opera d’arte che racchiuda in sé tutte le arti e che gli artisti, nel senso più vasto del termine, hanno inseguito e a cui hanno aspirato nei corsi dei secoli.


Forse definire Alice underground, in scena al Teatro Elfo Puccini di Milano fino al 31 gennaio 2012, un’opera d’arte è eccessivo, ma non si può negare che in questa performance si fondono:

-il teatro;
-la scrittura, per ciò che riguarda la riscrittura del testo;
-la musica ed il canto, eseguiti dal vivo in scena dagli attori;
-l’architettura, con la costruzione della scenografia, che in realtà è un grande schermo per proiezioni… con qualche sorpresa;
-le arti visive e la video arte, con gli acquarelli disegnati ad hoc dai registi (nonché autori del testo) Ferdinando Bruni e Francesco Frongia ed animati a completare la scenografia

Se questo non è totale! Manca forse la danza ma, in senso lato, se consideriamo la danza come movimenti armonici ed organizzati del corpo su una base musicale, non si può negare che ci sia anche la danza!
 
Come se non bastasse, questo testo, tratto dal racconto per bambini Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie scritto nel 1865 da Lewis Carrol, è anche divertente, un esempio di puro entertainment. Purtroppo, spesso, il teatro è vissuto più come qualcosa di affine ad una conferenza, un po’ noiosa, sicuramente interessante e di arricchimento, ma non una cosa da fare la domenica sera, come magari andare a vedere Hotel Transylania al cinema. Invece, il teatro può anche essere puro divertimento ed intrattenimento. E, tra abbonamenti e convenzioni, non è neanche detto che si spenda di più che al cinema. (Leggete tra le righe, buoni propositi per il 2013, maya permettendo: se non siete amanti del teatro e non lo avete mai vissuto, fate una prova, andate a vedere 3 spettacoli e poi siete liberi di decidere se non fa per voi. Magari noi della Tana potremmo aiutarvi a trovare qualcosa che possa fare per voi!).

 In un ritmo serrato e dinamico i 4 attori che interpretano un mostruoso numero di personaggi giocano tra loro, con le animazioni, la musica e dentro, fuori, sopra e sotto la scenografia. Lo spettacolo dura 90 minuti senza intervallo e in questo lasso di tempo si ripercorre la storia di Alice, ci sono tutti i personaggi che vivono nella nostra fantasia e fanno parte ormai, tra Disney e Burton, del nostro immaginario collettivo. E’ come tornare bambini, ma restando adulti.



Vale la pena segnalare anche una particolare iniziativa di raccolta fondi, in questo momento i cui i fondi non ci sono per niente e per nessuno: Regala un disegno, sostieni il teatro. Il teatro ha, infatti, messo in vendita gli acquarelli disegnati per lo spettacolo, il ricavato va al teatro. I prezzi sono un po’ per tutte le tasche, lo spettacolo va in scena nel periodo natalizio ed ormai in una società in cui tutti abbiamo tutto c’è la possibilità di fare una buona azione ed un regalo che esula dai soliti pacchetti preconfezionati di shampoo e bagnoschiuma in packaging natalizio. 


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