lunedì 29 aprile 2013

Diario dal Mondo - XVIII settimana


Di nuovo con l'appuntamento degli Esteri della Tana con protagonisti questa settimana tutti paesi del Grande Medio Oriente l'Iraq, il Bangladesh e la Libia.
In Iraq non si fermano gli episodi di violenza settaria che non placano i dubbi sulla capacità di tenuta di questo Paese rimasto senza la protezione straniera. Nel Bangladesh ha fatto molto discutere il crollo di un palazzo a Decca che ha causato decine di morti scoperchiando una realtà di sfruttamento che imbarazza anche l'Occidente. Concludo con la Libia per il recentissimo colpo di mano delle milizie contro un governo ancora molto fragile e pieno d'incognite. Buona lettura :)

Domenica 21 aprile


Qualcuno non si lascia distrarre dal Gran Premio di Formula 1 in Bahrein, dove le numerose proteste contro il governo ha portato all’arresto di sei persone. Polemica anche in Egitto con le dimissioni del ministro della giustizia Ahmed Mekki per gli attacchi continui ai danni della magistratura.
Orrore in Siria con il massacro di diversi bambini in una scuola di Idilib, vicino al confine turco, presa di mira dall’artiglieria, mentre in Somalia è stato ucciso in un agguato Mohamed Rageh, il quarto giornalista assassinato dall’inizio dell’anno.
Arriva dal Brasile una buona notizia con le prime condanne per il massacro nel carcere di Carandiru risalente a oltre vent'anni fa.


Lunedì 22 aprile


Cresce l’allarme per l’influenza aviaria in Cina, le cui autorità sanitarie hanno calcolato oltre cento contagiati. Preoccupazione anche in Olanda, dove le scuole superiori sono state chiuse per le minacce online di uno studente sull’esecuzione di una presunta sparatoria.
Si è sparato davvero invece negli Stati Uniti, in un complesso residenziale di Seattle, lasciando senza vita ben cinque persone. Molto più grave il bilancio degli scontri in Nigeria tra gli islamisti di Boko Haram e l’esercito che avrebbe provocato quasi duecento morti.
Dure proteste in Tunisia contro le ingerenze del Qatar sul Paese, il cui ruolo nelle recenti rivoluzioni è stato non indifferente.

Martedì 23 aprile


In Francia anche l’Assemblea Nazionale ha approvato il progetto di legge Taubira sui matrimoni gay. Persino il Dalai Lama sembra essere ispirato da uno spirito progressista con l’apertura ad un’eventuale successore donna.
Aumentano i malumori in India per la decisione di accordare all’industriale Ambani una scorta pagata dal governo nel bel mezzo della controversia sulla scarsa prevenzione degli stupri. Sempre sull’argomento di reati sessuali si è avuta una cattura eccellente in Nicaragua di Eric Justin Toth, ex maestro pedofilo che era nella lista dei maggiori ricercati dell’Fbi ed è stato rintracciato in Nicaragua. Il sesso fa discutere anche in Ghana per la scoperta da parte del governo di milioni di preservativi difettosi che complicherebbero le misure anti-Aids.  


Mercoledì 24 aprile


Scontri nello Xinjiang in Cina, dove si registrano una ventina di morti tra abitanti locali e polizia. Tragedia ben peggiore in Bangladesh il crollo di un palazzo nella capitale Dacca ha causato decine di morti tra gli operai sottopagati che lavoravano al suo interno. In Siria il dramma è di carattere invece culturale con la distruzione nel corso di una battaglia dell’antico minareto della Grande Moschea di Aleppo.
Preoccupazione in Germania che oltre a ricevere una possibile richiesta da parte del governo greco di riparazioni per la Seconda Guerra Mondiale, c’è stato il declassamento di Moody’s in relazione alla Commerzbank, portando a due gli istituti di credito tedeschi a subire una sorte simile. L’altro primo della classe del Vecchio Continente, il Regno Unito registra da parte sua l’aumento vertiginoso dei cittadini (da 100mila a 350 mila in un anno) che si rivolgono alle banche del cibo.
Shock in Tunisia per una donna che ha ucciso a coltellate la figlia di due mesi per vendicarsi del marito che gli imponeva l’uso del velo integrale.


Giovedì 25 aprile


Secondo gli Stati Uniti e il Regno Unito il regime siriano avrebbe usato armi chimiche su scala ridotta, un’informazione che accresce sicuramente la pressione su Assad.
Nuove immolazioni in Tibet e nel Sichuan che hanno coinvolto due monaci ed una donna. In Afghanistan cresce invece l’allarme per le donne poliziotto che secondo Human Rights Watch subirebbero continui abusi da parte dei colleghi. Anche l’Arabia Saudita dà prova di un certo paternalismo a seguito dell’espulsione dal Paese dell’attore Omar Borkan al Gala perché “troppo bello da distrarre le donne saudite”


Venerdì 26 aprile


Una quarantina di persone sono morte in un incendio che ha distrutto un ospedale psichiatrico a sud di Mosca. Dramma anche in Germania dove un uomo ha ucciso un politico della Bassa Sassonia prima di suicidarsi.
Soddisfazione in Cina per la restituzione da parte del miliardario francese François Henri Pinault di due antiche sculture sottratte ai tempi delle guerre dell’Oppio. Gesto ancora più eclatante in Israele con l’esercito che ha smantellato un avamposto abusivo di coloni ebrei, una goccia nel mare degli insediamenti in Cisgiordania considerati illegali dai palestinesi.


Sabato 27 aprile


Ancora morti in Iraq con otto uomini delle forze di sicurezza uccisi nei pressi di Baghdad. Massacro anche in Messico nello stato di Guerrero, in cui una decina di operai ha perso la vita per mano di un vero e proprio commando armato.
L’indignazione in Bangladesh per i morti del crollo del palazzo pochi giorni fa a Decca forse ha trovato una valvola di sfogo con l’arresto di otto persone, tra cui due proprietari degli stabilimenti tessili dell’edificio, considerate responsabili dell’incidente. Polemiche in Iran per la minaccia del capo della polizia di Teheran, Hossein Salami, di sequestrare l’auto alle donne che non indosseranno il velo in modo appropriato. Manifestazione di protesta anche a Guantanamo, dove aumentano i detenuti (100 su 166 totali) che ricorrono allo sciopero della fame per chiedere un processo.


Domenica 28 aprile


Le elezioni in Islanda vedono la vittoria dell’opposizione di centrodestra, allontanando l’isola dall’austerity e soprattutto dall’Europa.
Agitazioni lungo tutto il Medio Oriente con la Tunisia che assiste a un’immolazione di un giovane disoccupato come quella che scatenò la rivoluzione di due anni fa. In Libia alcuni uomini armati hanno invece occupato il ministero degli Esteri e preso d’assalto quello degli Interni e la sede della televisione nazionale. In Iraq una decina di canali tv satellitari (Al Jazeera compresa) si sono visti ritirare la licenza in conseguenza all’accusa di incitare alla violenza e al confessionalismo. L’Algeria in ansia per il suo anziano presidente Abdelaziz Bouteflika che si è dovuto trasferire in Francia a seguito di un leggero ictus.




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