mercoledì 23 ottobre 2013

Regno Unito - Ammazzarsi per un posto di lavoro

Prima gli insulti "Italiani di merda, ci rubate il lavoro" e poi le botte che non gli hanno lasciato scampo. Doveva essere una splendida esperienza all'estero per Joele Leotta, diciannovenne di origini leccesi, che invece è stato ucciso da nove balordi per i quali si era reso colpevole di aver rubato il lavoro ad un loro amico.







I fatti sono avvenuti domenica sera nella città di Maidstone, nel sud-est dell'Inghilterra, dove Joele era arrivato da appena due settimane con un suo compaesano riuscendo a trovare subito un posto da cameriere in un ristorante dal nome evocativo di "Vesuvio". Tutto bene fino alla fatale sera in cui Joele e il suo amico sono stati aggrediti nella loro stanza da una banda di ubriachi di origine lituana che sono tornati poi a mangiare al loro tavolo, mentre Joele veniva trasportato inutilmente d'urgenza al King College di Londra. 
Ora la comunità di Maidstone s'interroga tra lo shock dell'accaduto e il malumore di chi pensa che una simile violenza sia la conseguenza inevitabile per la presenza di troppi stranieri nel Paese, la solita guerra tra migranti o disperati. Ma chi scrive tutti questi discorsi alla fine lasciano il tempo che trovano. Prevale piuttosto la commozione per un ragazzo che come tanti altri cercava un'opportunità che gli era stata negata in Italia e che una rabbia feroce ed insensata ha schiacciato prima ancora di maturare le proprie aspettative. 

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