giovedì 31 ottobre 2013

Roma-Pietralata: curiosando nei giardini della speranza

La crisi è un fatto mentale, l'assistenzialismo per costruire il bello è una ricetta che oggi più che mai non può più funzionare. Lo hanno capito due abitanti del quartiere Pietralata a Roma che con passione, determinazione, sacrificio...e un pizzico di coraggio, hanno letteralmente trasformato e reso vivo il cortile del loro palazzo.

Fiori, piante, agrumi, colori e profumi tutto per rendere migliori le lunghe giornate estive dei residenti, sopratutto anziani che non vanno in vacanza, portando così un po' di speranza a un quartiere che, come per la maggior parte delle periferie romane, è troppo spesso dimenticato e abbandonato a se stesso...

E come ha affermato Coelho gli uomini si dividono in quelli che costruiscono e quelli che piantano. I costruttori concludono il lavoro non sapendo poi che fare mentre quelli che piantano, come loro, sono soggetti a piogge o tempeste, ma il giardino non cesserà mai di crescere.
E infatti è diventato un grande progetto. Uno stile, una sfida contro l'apatia dei nostri tempi. Tutto è volto anche a dimostrare che poco ci vuole per rendere più gradevole il luogo dove si vive.

Un piccolo ma sostanziale segnale nella direzione giusta, nella quale (teoricamente) tutti dovrebbero identificarsi, rimboccarsi le maniche e partecipare.
Partecipare con sana e vera comprensione, consapevoli che l'amore per un luogo vince anche sui soldi. Questi due coraggiosi ci hanno dimostrato che con un pizzico di fantasia si possono creare cose gradevoli e dare il proprio contributo...

Nelle realtà delle case popolari (e non solo) questi due pionieri del bello e del giusto siano da esempio per tutti noi...



















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