giovedì 21 novembre 2013

Rudi Garcia: “Sono romano. La Francia può aspettare”.

"Io ct. della Francia? Sono romano". Ha affermato recentemente. "Allenare la nazionale sarebbe la cosa più bella, ma non ora. Ora c’è la Roma da guidare fino alla vittoria, vinceremo contro il Cagliari e rimarremo primi, divertendoci". 

La Roma vola grazie ai metodi di Rudi Garcia. Lo stratega che a dieci anni giocava a Burraco e incantava con le sue strategie tutti i suoi famigliari è oggi il principale responsabile della cavalcata della squadra giallorossa.

Molti i commenti dai tifosi del suo ex club in particolare alcuni che sembrano consigliargli prudenza per un ambiente difficile e che alla prima sconfitta potrebbe tornare alle critiche: "La sfida non è facile, la Roma ha un ambiente molto complesso. Garcia è un ottimo allenatore e può avere successo". "Garcia ha dato molto a questo club, ma ormai ha fatto il suo tempo", scrive un altro utente. "Buona fortuna! Grazie per i trofei e per aver scoperto giocatori importanti. Qualcosa poteva andare meglio, mi mancherà". "Da Pedretti a Totti, un bel salto", scrive qualcuno con ironia.
Abbiamo riportato la chiesa al centro del villaggio, questo disse dopo il derby vinto contro la Lazio, e  tante sono state le sue esternazione, tra il filosofeggiante e il serio dopo il 3 a 0 all’Inter a Milano o la stupefacente vittoria sul Napoli di Rafa Benitez.
Una personalità forte che ha ricompattato la squadra, l’ambiente e che con carattere sta affrontando anche questi ultimi due pareggi che di fatto hanno assottigliato la distanza con la rivale storica, la Juventus.
Eppure non è stato sempre così: impossibile dimenticare lo scetticismo della gente al suo arrivo. E’ un altro Luis Enrique dicevano, si e no se ci farà entrare in Europa League, Garcia terza scelta, vogliamo Allegri. Queste alcune delle frasi più pronunciate. Lui, il pioniere senza paura e che tutto può, come scherzosamente ha spopolato su Twitter, non si è arreso cambiando in pochi mesi il giudizio della gente.
Garcià che può spostare gli equilibri in Medio Oriente, Garcia che può nuotare nel Tevere, Garcia che può far diventare Olimpia romanista non si è di certo tirato indietro in questa avventura romana.
E non importa se non era la prima scelta, lui prima scelta è diventato adesso, nel momento in cui nell’ambiente Roma sembrano non poter più fare a meno di lui. Ed ecco qui un prezioso rinnovo che gli farà la società.

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