sabato 8 marzo 2014

Ogni ragionevole dubbio, la giustizia ha tante facce

La giustizia a volte non basta. La colpevolezza è una questione di punti di vista.

Il 6 marzo esce nelle sale Un ragionevole dubbio diretto dal regista di Sliding Doors Peter Howitt (Peter P. Croudins è uno pseudonimo) e interpretato da Samuel L. Jackson e Dominic Cooper.

Mitch Brockden è un giovane e brillante procuratore distrettuale, molto abile e determinato. Una notte però tutto cambierà in fretta: dopo aver investito con la sua auto un passante ed essersene andato perché preoccupato per la carriera (nonostante la sua telefonata ai soccorsi) finirà per vivere un incubo che coinvolgerà addirittura la sua famiglia. In quella strada Brockden non era solo…


Uno dei produttori, Silvio Muraglia, ha dichiarato: “Abbiamo pensato subito a Sam Jackson perché era necessario provare empatia con questo personaggio sin dall’inizio della storia. Poi improvvisamente cambia e diventa l’uomo più pericoloso al mondo. Avevamo bisogno di un attore in grado di interpretare entrambe le facce di questo personaggio. Sam è questo tipo di attore”.
E infatti l’elemento più interessante della pellicola riguarda il personaggio di Clinton Davis. La doppia natura con cui è rappresentato e che lo caratterizza pone al centro dell’attenzione il tema centrale: la giustizia, la colpevolezza e l’innocenza esistono solo in un’unica prospettiva o un ragionevole dubbio può distruggerle? Da vittima a carnefice, da uomo di sani principi a egoista vigliacco, queste mescolanze, che nel film son ben rappresentate anche dal procuratore distrettuale, finiscono per fondersi non riuscendo più ad essere distinte. Seppur con un intreccio a dir poco affrettato nella storia il messaggio di un bene e male che finiscono inevitabilmente per assomigliarsi arriva allo spettatore con una certa efficacia. Tuttavia Un ragionevole dubbio è un thriller che manca di una certa completezza e non riesce ad essere ne convincente ne ad alta tensione.


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