giovedì 12 gennaio 2012

Cosentino e lo spezzatino padano


Alla fine il copione è stato sempre lo stesso. La Camera oggi ha respinto la richiesta di arresto di Nicola Cosentino, coordinatore regionale campano del Pdl accusato di essere colluso con la camorra. Il risultato è passato con sommo gaudio dei deputati garantisti che si sono precipitati a congratularsi con il diretto interessato.
In casa leghista però l'atmosfera non era altrettanto festosa. Nonostante il Carroccio sembri essere tornato ai bei tempi della vecchia alleanza, la base non pare essere tanto d'accordo. A cominciare dalla mezza rissa scoppiata tra due deputati leghisti in mattinata per le loro visioni opposte, proseguendo con Maroni che esprime pubblicamente la sua perplessità fino alle reazioni furibonde del popolo padano sul web.
Il patriarca giustifica la condotta del suo partito dicendo che esso non è mai stato "forcaiolo". Dimenticando forse che un tempo i suoi seguaci esponevano cappi a Montecitorio o che lui stesso aveva dispensato sul recente caso Papa una perla di saggezza popolare quale "In galera!"

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