giovedì 9 agosto 2012

Patrimonio alla deriva


La cultura in Italia si sa è ospite fisso, ma non tanto gradito a giudicare dalla trascuratezza con cui viene trattata. Non solo ma quando si tratta di far quadrare i conti i governi italiani non esitano a svendere i beni pubblici, togliendosi in un sol colpo l'onere di conservarli e di amministrarli ma destinando così una risorsa che ci dovrebbe far prosperare nelle mani di chi potrebbe far meglio o molto peggio.

Stando agli ultimi piani per tagliare il debito, e rassicurare i mercati impauriti da qualche furbetto della City o di New York che non vede l'ora di assistere all'implosione dell'Europa, il governo Monti non dovrebbe far eccezione. A fare coppia con l'ennesima umiliazione del nostro più grande patrimonio i drammatici sviluppi sugli incendi che stanno arroventando mezza Italia, i quali nella maggior parte dei casi sono purtroppo di origine dolosa per la gioia degli speculatori edilizi. Anche qui insomma il patrimonio del Belpaese, questa volta naturalistico, val bene un ricco guadagno senza scrupoli...

Nessun commento:

Posta un commento