A Roma è arrivato lo stratega del 4-3-3, il tattico
del subbuteo a 10 anni che sistema i giocatori in campo con la stessa tenacia e precisione, l’uomo dei record, delle dieci vittorie consecutive
come in Italia non era mai accaduto nemmeno ai tempi della fortissima Juventus
di Fabio Capello. E’ Rudi Garcia. La Roma prima con 31 punti (10 vittorie e un
pareggio) rinasce dalle sue stesse macerie grazie al ex-tecnico del Lille che
con umiltà, sacrificio e un pizzico di cinismo ha riportato la squadra ai
vertici del campionato italiano.
Grazie ad una campagna acquisti mirata con gli
arrivi di Maicon, Strootman, De Sanctis, Liajc, Benatia e il suo pupillo
Gervinho (già caro ai tifosi della Roma col nome di freccia nera) e una
campagna cessioni che ha fatto registrare un bilancio in attivo grazie al buon
lavoro del direttore sportivo Walter Sabatini la Roma è ora a tre punti sopra la
coppia Juve –Napoli, squadre costruite dichiaratamente per vince il campionato.
Rudi Garcia dopo aver battuto Lazio, Inter, Napoli e
Parma ha riportato quell’entusiasmo contagioso che solo la Capitale sa
trasmettere. “Abbiamo riportato la chiesa
al centro del villaggio” queste le sue parole dopo la vittoria nel derby,
partita sentitissima da popolo giallorosso dopo quel tragico 26 maggio.
I suoi segreti sembrano essere spirito di gruppo e
intraprendenza, il suo merito più grande quello di aver ricompattato e dato
fiducia ad un gruppo che sembrava essersi perso. Un leader che con entusiasmo
ha trasformato in protagonisti anche quei giocatori inizialmente esclusi dalla
lista dei titolari: esempi di questo
lavoro Borriello e Marquinho che erano sul punto di partire nelle fasi
conclusive del calciomercato.
A livello tattico la sorpresa è sicuramente una:
Gervinho. A Garcia infatti sembra aver dato ragione anche il tempo quando a
Sabatini faceva richieste precise come nel caso dell’ivoriano già allenato ai
tempi del Lille. Piazzato sulla fascia sinistra sfruttando le sue grandi
capacità di saltar l’uomo Garcia si è ritrovato tra le mani un bomber di grande
efficacia servito e supportato da due giocatori, Totti e Florenzi anch’essi
totalmente assorbiti dal progetto del tecnico.
Insomma un meccanismo che sembra funzionare alla
perfezione: la squadra con i suoi 23 gol fatti e soltanto 2 subiti in undici
giornate è oggi una serie candidata ad un piazzamento Champions e magari chissà
anche alla vittoria dello scudetto. Parola che però nella capitale non deve
essere pronunciata: ordine categorico dell’allenatore che preferisce tenere
sempre alta la tensione.
Garcia e il suo talento non sono passati inosservati
in tutta Europa e la Roma si sta già muovendo per un sostanzioso rinnovo
contrattuale. Scelto personalmente da Sabatini si tratta del terzo tecnico in
due anni per la Roma dopo Luis Enrique e Zeman. Fu in realtà contattato già due
anni fa ma l’allora direttore generale Baldini non volle saperne scegliendo
altri nomi. Garcia è quindi una piccola rivincita del direttore sportivo.
Insomma la partita a Subbuteo della Roma è appena
cominciata…
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