giovedì 22 dicembre 2011

Chaplin - Il monello

Trovandoci nel pieno del periodo natalizio, ho deciso di aprire una parentesi sulla filmografia chapliniana (che a titolo personale considero particolarmente adatta da vedere durante queste feste), partendo da Il monello per concludere con Un re a New York.
Iniziamo dunque da Il monello, storia di un Vagabondo che trova un bambino per strada e dopo aver tentato inutilmente di sbarazzarsene decide di tenerlo con sé. La pellicola è del 1921 e ha avuto una gestazione alquanto travagliata, essendo avvenuta contemporaneamente al primo divorzio di Chaplin dalla moglie e per questo ci mancò poco che finisse pure sotto sequestro.
Il risultato è nondimeno riuscitissimo. Il piccolo Jackie Coogan (futuro zio Fester della prima Addams Family) è semplicemente fantastico, dotato di un'espressività fuori dal comune. E la figura del vagabondo inizia ad acquisire quella maturità che lo faranno entrare nell'immaginario collettivo. Qui infatti non è solo il povero omino dei corti che si trova in situazioni buffe e divertenti, ma emerge anche il suo lato umano che lotta per strappare il suo briciolo di dignità in un mondo spesso impietoso. Per capire meglio di cosa sto parlando basta seguire la scena del salvataggio e il bacio tra lui e il bambino, una delle più commoventi che abbia mai visto e sempre capace di commuovermi. L'happy end non sarà efficace come quelli aperti del tardo Chaplin, ma il film merita assolutamente di essere visto. Un vero amante del cinema non può lasciarselo sfuggire.


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