Personalmente coltivavo buone speranze per una consultazione che avrebbe potuto eliminare uno dei peggiori sistemi elettorali mai entrati in vigore. E invece la Corte Costituzionale ha ritenuto opportuno respingere l'iniziativa per mancanza di "aspetti di merito rilevanti" nel quesito d'illegittimità del cosiddetto porcellum. Confidando però nella buona volontà del Parlamento di modificare un assetto giudicato comunque difettoso.
La tentazione di alzare gli occhi al cielo è forte, per non dire di peggio. La Corte Costituzionale e il Quirinale dovranno pure rispettare una certa forma, ma dichiarazioni del genere peccano di colossale ingenuità. Siamo davvero sicuri che una classe politica divisa, indolente o addirittura maldisposta (per l'ex-premier Berlusconi la legge va bene, anzi benissimo così com'è) riesca ad approvare una sostanziale, ma soprattutto equilibrata, riforma elettorale? E' lecito dubitarne. Un'altra occasione sprecata, peccato.
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