venerdì 13 gennaio 2012

AAbbasso la Francia


Corre voce che la Francia perderà la sua adorata tripla A nel rating di Standard & Poor's, una di quelle simpatiche agenzie che come le pressioni atmosferiche fanno il bello e il cattivo tempo delle economie. La notizia, non confermata ma dovrebbe essere questione di ore, sta già scompigliando i mercati e le borse che registrano chiusure in perdita (Milano, tanto per cambiare, dà prova delle peggiori prestazioni). L'esclusione dal club dei virtuosi potrebbe comportare per i nostri cugini d'oltralpe una serie di conseguenze come un minor accesso al credito delle sterminate banche svizzere, il ritiro di parte degli investitori e l'aumento dei tassi d'interesse e dello spread-tiranno. Tutto per una lettera.
D'altra parte del duetto franco-tedesco che dava lezioni al resto del continente, Parigi era il partner più debole essendo molto esposta sia ai titoli tossici che ai debiti dei cosiddetti Piigs (detenendone oltre 500 miliardi di dollari, di cui 400 solo nel Belpaese). E il declassamento della gagliarda economia francese lascerà sicuramente una bella scottatura al Presidente Sarkozy in vista delle imminenti elezioni. Quel coup pour la superbe Marianne.

P.S.
L'Italia invece potrebbe addirittura scendere nell'alfabeto e ottenere una tripla B, vale a dire momentaneamente affidabile. Vista la trasparenza e l'efficienza del nostro sistema ciò suona quasi come il segreto di Pulcinella.

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