giovedì 9 febbraio 2012

Il nemico alle porte

La battaglia di Stalingrado ha sempre suscitato in me una qualche attrazione, vuoi per il ruolo cruciale che ha avuto negli sviluppi della seconda guerra mondiale, vuoi per l'atmosfera infernale di una città ridotta ad un cumulo di macerie che nascondono insidie e pericoli mortali ad ogni angolo. Per saziare un po' questa mia fame allora quale migliore scelta de Il nemico alle porte, film del 2001 di Jean-Jacques Annaud, con Jude Law, Joseph Fiennes e Ed Harris. La storia narra appunto del duello tra il leggendario cecchino sovietico Zajcev e uno dei migliori tiratori che l'esercito nazista aveva mandato appositamente fino al Volga per eliminare un'eroe scomodo.
Nella pellicola la città diventa così il teatro in rovina di una sfida dal sapore quasi epico e ricco di tensione. C'è anche l'occasione per riflettere sul ruolo della propaganda, la quale nell'esaltazione delle singole gesta contava di risvegliare tra i soldati una motivazione altrimenti perduta. Un trucco vecchio quanto la guerra che può tuttavia essere molto imbarazzante per chi si deve far carico di una simile responsabilità. E' quello che succede al soldato Zajcev, il quale si troverà a combattere non solo con il suo acerrimo rivale, ma anche tra la propria vocazione e una storia d'amore che prende prepotentemente il posto del suo gusto per il rischio. Lo scopo del romance è forse quello di dare uno spessore più umano all'assassino dal sangue freddo, ma è scritta in modo così banale da risultare quasi fuori luogo. Discreto.   


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