venerdì 7 settembre 2012

Un sospiro di sollievo?


Mario Draghi ha finalmente parlato: la Bce potrebbe acquistare in modo illimitato i titoli di stato a breve scadenza. Erano mesi che si aspettava questo segnale per rassicurare i mercati, per i quali i malati d'Europa come la Spagna o l'Italia (per la Grecia chissà...) hanno finalmente una solida istituzione pronta a garantire per loro. Il voto non è stato unanime, sebbene a votare contro è stata la sola Bundesbank preoccupata che il nuovo piano anti-spread faccia deragliare il treno delle riforme virtuose.
Nonostante gli sviluppi degli ultimi mesi abbiano svelato più volte la dannosità di certi pregiudizi (che sono costati la vita di alcuni governi), c'è ancora chi si ostina a voler intrappolare l'Unione in una morsa deflattiva per il solo amore del rigore o magari per mantenere la posizione di vantaggio commerciale che determinati paesi mitteleuropei hanno saputo costruire grazie all'architettura comunitaria.
Detto ciò gli amanti dell'austerity non hanno di che temere: gli aiuti della Bce saranno comunque vincolati al rispetto dei programmi di risanamento, i quali con questo piano saranno almeno risparmiati dal continuo nervosismo delle borse che non si accontentavano dei sacrifici imposti a mezzo continente per rimandarne il funerale. Questo non vuol dire che la crisi è sul punto di essere invertita, e i suoi effetti purtroppo si faranno sentire ancora a lungo sulla gente, ma che sarà più facile tenere la situazione sotto controllo in attesa di una congiuntura più favorevole.
A Draghi, attualmente uno dei nostri migliori rappresentanti all'estero, va riconosciuto il merito di aver preso la decisione forse più coraggiosa di un'Unione finora troppo timida per le sfide che ha davanti. Speriamo che questo basti a sopravvivere in un mercato impazzito per la troppa ricchezza accumulata e persa nel vuoto della speculazione. Non resta che incrociare le dita.

1 commento:

  1. Indubbiamente l'operazione Draghi è stata una benedizione. C'è da aggiungere che se abbiamo evitato un mega default nei mesi scorsi è anche perchè milioni di italiani hanno preferito tenersi stretti i loro Btp piuttosto che diversificare in più solidi e tranquilli lidi teutonici...

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