Quando si dice un’operazione commerciale e nulla
più… questo in effetti è il risultato della conversione in 3D della saga di Star Wars. Episodio I: la minaccia fantasma, è tornato tempo fa al cinema in
questa ormai consueta modalità di visione. Il risultato non è però
soddisfacente e l’attrazione per la storia e per la saga non sarà certo
scalfita né tanto meno migliorata da questa nuova sfida commerciale.
Far pagare di più per godere di un film che vanta milioni di appassionati e che non
presenta attrattive esclusivamente legate a epiche battaglie ed effetti
speciali mozzafiato risulta assurdo e sconveniente.
Un qualsiasi buon
televisore di ultima generazione permetterà infatti di entrare nel mondo dei
Jedi e dei Sith in modo coinvolgente e appassionante senza uno sforzo
eccezionale delle nostre povere pupille.
Un dato risaputo è che che le riconversione non
danno gli stessi esiti di un film concepito in 3D, non rendono allo stesso modo
diminuendo non di poco la sensazione di “uscita dallo schermo” caratteristica
principale della terza dimensione. In questo caso c’è solo una maggiore
sensazione della profondità, nulla più. Insomma un’operazione evitabile,
puramente economica, dagl’esiti incerti e nebulosi.
Ma cosa rende speciale la saga di Star Wars? E’
stata davvero un’intuizione geniale di George Lucas? L’idea più arguta è stata quella di
ambientare il tutto nello spazio, tuttavia esistono evidenti tratti comuni con
Roma e la sua storia imperiale, quanti punti di contatto tra le figure dei Princeps e quelle dei Jedi, quanti stereotipi legati ad una
democrazia che collassa e che viene sostituita da un nuovo ordine, da un regime
totalitario e assoluto. Insomma la saga è posta su una linea di confine ideale
tra l’idea sociale di superuomo americano bramoso di potere e quella di
espansionismo dispotico espresso nei secoli dal vecchio continente: “Anche se spietati in guerra, nella sottomissione delle
nazioni vinte e nella repressione delle rivolte, non c'è stato dominio nella
storia che abbia saputo legare a se stesso tanta parte della cultura e della
classe dirigente dei sudditi: con il consenso, e non solo con la violenza” Giorgio
Ruffolo.
La caratteristica fondamentale della crisi Repubblicana e la conseguente
età Imperiale sotto l’inesorabile doppiogioco di una minaccia fantasma, che
partisse dall’interno, sono i cardini su cui Star Wars poggia le sua fondamenta
tematiche. Queste, a loro volta, sono temporalmente e spazialmente legate ad un
mondo altro: “…tanto tempo fa in una
galassia lontana lontana..”. Temporalmente perse nel tempo (2000 anni di
storia) e spazialmente distanti: un metaforico percorso tematico esistente fra
Roma ed Hollywood.
Espansionismo, potere, forza e volontà sono le tematiche principali della
storia Romana e della realtà espansionistica dell’Impero: George Lucas, in
definitiva, ha tratto ispirazione da tale ricchezza storiografica costruendo su
di essa una “nuova” mitologia filmica così grande e innovativa esattamente come
lo fu l’unicità dell’ Impero romano nel suo insieme. Nulla si è più visto di
simile nella storia, molti sono stati i tentativi di imitazione di tanta
grandezza ma scarsi i risultati.
In definitiva anche nel mondo cinematografico la saga ha rappresentato
qualcosa di unico, a volte anche di pericoloso. Il critico cinematografico
Morando Morandini la definiva in questi termini: “Guerre stellari è uno dei film che più hanno influenzato
l'industria dello spettacolo cinematografico, sebbene sia legittimo domandarsi
se sia stata un'influenza positiva o negativa”.
In conclusione è interessante notare la verisimiglianza del mondo
di Guerre stellari con una concezione di realtà antica, logora e
metaforicamente “vissuta”: attraverso atmosfere e luoghi intonsi mostrava
ambienti sporchi e logori dando l’idea di un tempo remoto anche se ambientato
in un “futuristico”universo “passato”. La visione di Lucas di un "Universo
consumato" fu poi riutilizzata in molti film del genere, come ad
esempio Alien,
che sono la rappresentazione del nostro “universo
interiore” e della bramosia di potere che ci governa.
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