Benvenuti nell'hotel Transylvania, un prestigioso luogo di riposo per mostri in difficoltà gestito dall'esilarante e iperprotettivo Conte Dracula! Qui tutti i mostri potranno spassarsela in armonia esprimendo tutta la loro unica, raccapricciante quando straordinaria natura...

Il film, che presenta certamente una storia paradossale, può essere considerato come una risposta alternativa alla solitudine e all'emarginazione dei diversi che fin'ora abbiamo conosciuto nelle pellicole di Tim Burton. L'idea di fondo è stata quella di prendere le icone più classiche del cinema horror e trasformarle in un gruppo di persone straordinarie con reali problemi di sopravvivenza. Ma qui la risposta non sta in una in una solitudine senza vie di uscita o in una "depressa" malinconia esistenziale ma in una sana voglia di aggregazione e divertimento.
L'Hotel è in realtà la ricostruzione di una società reale ed organizzata, è una tutela positiva per i diritti di chi è altro da una normalità che in definitiva spaventa molto di più. Gli umani in questo film, come nell'immaginario Burtoniano, sono le vere bestie da cui guardarsi le spalle.
Notevole è la loro rappresentazione: se infatti i mostri sono ben caratterizzati e definiti gli umani sono piatti, tutti uguali e poco intelligenti. Jonathan, uno di loro per sbaglio capitato nei paraggi, per "sopravvivere" ed essere accettato da questa stramba comunità sarà costretto a travestirsi da mostro.
Ma questo film è anche altro: è la storia di un padre e di una figlia, Dracula è un genitore iperprotettivo, affettuoso e moderatamente ingenuo che crede di poter controllare le cose e in particolare gli sbagli di sua figlia. La famiglia e i problemi ad essa relativi sono il minimo comune multiplo delle vite di tutti i mostri dell'Hotel dipinti, da questo punto di vista, come le persone comuni.
La produttrice Michelle Murdocca afferma: "La cosa più difficile nella vita di un genitore è lasciare che i propri figli diventino indipendenti, non possiamo proteggerli sempre, ci vuole fiducia". Fiducia in loro e nel mondo così temuto da Dracula.
Questo film ha tentato insomma un rinnovamento e un passaggio di genere, Hotel Transylvania è una commedia "esagerata" e per certi versi estrema: rappresenta qualcosa di stilisticamente nuovo se consideriamo la monotonia Disneynana.
Questo film ha tentato insomma un rinnovamento e un passaggio di genere, Hotel Transylvania è una commedia "esagerata" e per certi versi estrema: rappresenta qualcosa di stilisticamente nuovo se consideriamo la monotonia Disneynana.
Un film per tutti, dove ognuno può cogliere ed identificarsi col mostro di turno (elettrizzante è la Mummia data la sua espressività e intraprendenza) apprezzando l'ironia e quel sottile cinismo che si nascondono al di sotto della storia.
Nessun commento:
Posta un commento