Walter Hill: l'incontro al Festival del film di Roma

Scroscianti applausi, un'apparente nostalgia per i film di una volta, per gli action movie tanto semplici quanto appassionanti, di quelli che fanno trattenere il respiro e ti tengono ben ancorato alla poltrona. Tutto  questo si è respirato all'incontro con Walter Hill, regista di Bullet To Te Head interpretato da Sylvester Stallone, al Festival del Film di Roma.

Il regista di Danko ha inoltre preannunciato il suo coinvolgimento per il remake di Che fine ha fatto Baby Jane,  un capolavoro del 1962, per la regia di Robert Aldrich tratto dal romanzo di Henry Farrell.


Durante l'incontro le domande più suggestive hanno riguardato il coinvolgimento nel progetto di Stallone, con cui Hill si è trovato molto bene, a suo dire, per il comune obbiettivo perseguito con questo film: omaggiare dignitosamente un certo tipo di cinema anni '70 e '80.

Ironico e con uno spiccato senso dell'umorismo alla domanda del perchè fossero passati 6 anni dall'ultimo lavoro Hill ha risposto: "..Chiedetelo al mio agente.." con grande sarcasmo e con quel pizzico di cinismo che non guasta. Inoltre non è mancata qualche provocazione sull'impiego di Stallone, considerato (ma nonostante tutto ancora capace di sbancare i botteghini e  I mercenari 2 ne è un esempio) ormai una stella cadente del passato Hollywoodiano, a cui Hill ha risposto con grandi complimenti e attestati di stima nei confronti del noto attore.

Insomma un incontro interessante dove non sono mancati riferimenti al cinema Western ("Credo si sia perso qualcosa che nei vecchi western era fondamentale e cioe' una certa idea un po' cerimoniale dell'America, un'idea che e' pressoche' scomparsa") genere molto amato da Walter Hill e momenti  arricchiti da alcune clips dei suoi film più riusciti (Driver, The Warriors, Geronimo).

Interessante il suo giudizio sulla Hollywood di oggi, troppo attaccata al business e lontanissima dagli albori e dal divertimento di una volta.

Tutto questo è Walter Hill!