giovedì 6 dicembre 2012

Le Cronache di Narnia, notizia di un inevitabile flop


Nonostante un chiaro flop commerciale è di qualche tempo fa la notizia sulla realizzazione di un quarto capitolo della saga dedicata alle cronache di Narnia.
Un quarto episodio, prequel dei precedenti dal titolo : “Il Nipote del mago” 
Il nuovo film sarà dunque l'espediente di un ipotetico reboot della serie.

“Il fauno Tumnus è colpevole di alto tradimento verso sua maestà imperiale Jadis, regina di Narnia, per aver accolto il nemico e fraternizzato con gli umani. Firmato, Maugrim, comandante della polizia segreta.
Lunga vita alla regina”.
Un genere di successo non fa di certo un film di qualità, ne tantomeno un film vincente al botteghino. Questo è il caso della trilogia sviluppata intorno al Le Cronache di Narnia, serie di sette romanzi per ragazzi (Il nipote del mago; Il leone, la strega e l'armadio, Il cavallo e il ragazzo, Il principe Caspian, Il viaggio del veliero, La sedia d'argento, L'ultima battaglia) di genere fantasy scritti da C. S. Lewis.

Al cinema, le trasposizioni de Il leone, la strega e l’armadio (2005), Il principe Caspian (2008)Le Cronache di Narnia : Il Viaggio del Veliero non hanno accontentato i fan, ne a maggior ragione, le casse dei botteghini. Perché?
E’ interessante notare come,di fatto, questa saga fantasy si collochi in un più che rispettoso terzo posto nelle classifiche delle serie più amate preceduta dal Signore degli Anelli e dal maghetto Harry Potter.
Essa infatti è sicuramente per un target di giovani e giovanissimi e in genere per tutta la famiglia. Non possiede infatti gli stessi tratti cupi e tenebrosi di alcuni episodi tratti dai libri di Tolkien e Rowling.
I libri da cui è tratta la saga presentano infatti le avventure di un gruppo di bambini che giocano un ruolo centrale nella storia del reame di Narnia, dove gli animali parlano, la magia è comune ed il bene è in lotta con il male. Oltre ai numerosi temi cristiani, la serie prende in prestito anche personaggi e le idee della mitologia greca e romana, come pure dai racconti tradizionali britannici e dalle fiabe irlandesi. I libri sono famosi anche per le illustrazioni di Pauline Baynes.
Ma cosa non ha funzionato? Certamente il continuo confronto con le altre serie non ha giovato a questi film, è naturale che fenomeni di massa come quelli neanche sfiorano Narnia e i suoi personaggi e la concezione di Fantasy oggi esiste in una continua comparazione con fenomeni cinematografici unici. Narnia, Percy Jackson e altri non potranno mai competere con gli stili e il blasone di Tolkien o col successo del maghetto occhialuto.
La verità sta di fatto nella nostra assuefazione al genere, siamo ormai incapaci di riscontrare differenze e analogie con pellicole alternative ai grandi Kolossal. Insomma Siamo Abituati troppo bene;le nostre emozioni per essere suscitate hanno bisogno di quello stereotipo ambientato nella terra di mezzo,il resto non sembra entusiasmare più.


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