sabato 8 dicembre 2012

Universi a Confronto: Speciale, II Parte


Spazio, ultima frontiera...in una galassia lontana, lontana nessuno potrà sentirti urlare..
Eccoci qua per la seconda parte del nostro viaggio attraverso gli universi più famosi della storia del cinema: Star WarsStar Trek Alien.

Queste tre dimensioni hanno inimmaginabili punti di contatto ma partono da tre elementi ben distinti: CaosUtopia e Cinismo.


Nella dimensione "Star Wars" (di cui è ufficiale l'arrivo nel 2015 di un settimo episodio dopo l'acquisizione da parte della Disney della Lucasfilm Ltd.) uno degli elementi chiave della saga è la Forza, una onnipresente energia, un campo mistico generato da tutti gli esseri viventi che pervade l'universo e tutto ciò che esso contiene. Nel primo film viene descritta come "Un campo di energia. Ci avvolge, ci penetra, mantiene unita tutta la galassia" e rappresenta una sorta di credenza religiosa all'interno di un universo caotico, regolato da duplici forze (una metafora della politica?) ed è certamente insieme ad Alien la metafora più "fedele" della nostra società complessa, laica ma allo stesso tempo segnata da credenze religiose eterogenee.
Ma la freddezza della fisica e delle sue ferree regole, assolutamente distaccate da ogni genere di misticismo, sembra avvolgere completamente la dimensione "Alien". L'universo creato da Ridley Scott non è assolutamente lontano da ciò realmente troveremmo, nasce da una precisa necessità di verisimiglianza (mostro a parte ovviamente).

La sua realtà è costruita sull'essenzialità, pragmaticità e sul cinismo regolato da una logica capitalista e imprenditoriale. In Alien esistono poche chance di sopravvivere, l'avventura nello spazio è soltanto il tentativo di una materialistica ricerca dell'altro, dell''utile e del guadagno a tutti i costi.
Ma, in realtà, la fuga alla conquista dello spazio da parte della cinematografia degli ultimi 30 anni non poteva ambire a conquistare un vasto pubblico solo in questo "pessimistico" modo, c'era bisogno di un ottimistica visione ed è qui che entra in gioco il macro universo Star Trek.

L'Utopia di una Federazione unita dei pianeti, una organicità strutturale dello spazio diviso in precisi quadranti, l'abbandono al denaro, a guerre e carestie sulla Terra..tutto questo è l'essenza della fiducia nel progresso espressa dal suo creatore Gene Roddenberry.
Se concorda con Star Wars in quanto a misticismo, eterogeneità delle razze e un inevitabile progresso è invece l'esatta opposizione alla dimensione "Alien" e alla sua coinvolgente e pessimistica freddezza.
Questa serie, che all'inizio nel 1966 faticò molto per esistere (durò solo 3 stagioni e ritrovò linfa vitale solo nel 1979), è ciò che di più positivo può offrire una filosofia progressista che fonde insieme moralità e tecnologia. Star Trek così come Star Wars e lo stesso Alien, nelle loro varie sfaccettature, vengono accomunate solo dalle logiche di potere che in tutti e 3 gli universi finiscono per creare non pochi problemi ai protagonisti delle varie storie.

Queste valutazioni, analogie e differenze sono dunque la forza di queste tre saghe che oggi risultano più vive che mai: nuovi episodi infatti ci attendono: Episodio VII nel 2015, Prometheus 2 nel 2014 e Star Trek: Into Darkness nel 2013.
Ampliando le tematiche spiegate in questi due articoli (http://aexartana.blogspot.it/2012/11/speciale-i-parte-universi-confronto-da.html) e adattando i rispettivi modelli ad un mondo che cambia (non solo cinematograficamente parlando) questi nuovi episodi, appartenenti a questo macro cosmo diegetico, dovranno evolvere i loro modelli iniziali se vorranno ottenere lo stesso successo e un dignitoso proseguimento delle storie. Lo scopo? Raggiungere e soddisfare un ideale giovanile esistenziale che oggi,  nelle nuove generazioni, è sempre in continua evoluzione e non può rimanere troppo legato ai miti del passato.
In questo senso è interessante il lavoro che sta svolgendo J.J. Abrams per Star Trek, radicalmente trasformato per una sempre più esigente contemporaneità.

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