Da qualche settimana è in onda sul canale Fox la seconda stagione che si apre con l'ex marine dalle vaghe simpatie terroriste Brody ormai proiettato nell'olimpo politico al fianco del vice-presidente Walden. L'agente Carrie invece dopo essere stata cacciata dalla CIA ha iniziato a dedicarsi all'insegnamento agli immigrati e conduce un'esistenza in apparenza tranquilla. La calma però è appesa ad un filo troppo sottile per resistere al richiamo di un passato che potrebbe essere l'occasione di riscattarsi da un umiliazione per lei troppo ingiusta.
Ancora una volta ciò che colpisce in questa drammatica spy-story non sono tanto gli intrighi internazionali o le scene di azione, ma l'umanità combattuta dei personaggi che siano degli agenti o dalla parte dei terroristi. Per capirlo basta osservare i due protagonisti, Carrie e Brody, interpretati da due straordinari Claire Danes e Damian Lewis che seppur con forme di espressività diverse lasciano trasparire nei loro personaggi uno stato di perenne tensione emotiva. Un fatto normale per chi si muove in un ambiente costantemente avvolto dalla segretezza e dalla dissimulazione come quello della sicurezza nazionale, anche se il rapporto che i due svilupperanno in questa situazione si dimostrerà paradossalmente molto più sincero e trasparente di quello che vivono a contatto con i propri cari. Consigliato.
Nessun commento:
Posta un commento