martedì 25 giugno 2013

Lincoln - L'approfondimento

Dopo il fantastico articolo di Lord Aexar ecco un piccolo approfondimento sul film di Spielberg.

L’uomo da solo non può cambiare il volto di una nazione ma grande è la forza della vera democrazia. 
Questa è la premessa dell’ultima fatica cinematografica di Steven Spielberg: Lincoln.

Al centro della vicenda l’abolizione della schiavitù ottenuta grazie al Tredicesimo Emendamento della Costituzione e tutte quelle eventi politici legati ai giorni precedenti al voto nel gennaio 1865.

Merito di questo regista l’aver descritto con così grande scrupolosità i limiti e le difficoltà della vita democratica di un Paese, ci ha di fatto spiegato la sistema di oggi utilizzando un fatto storico troppo spesso trascurato a discapito di immagini spettacolari fatte di epiche battaglie e azione a non finire.
Una visione lucida, realistica e smitizzata, questi gli elementi con i quali Spielberg di fatto ci descrive la componente umana del personaggio Lincoln che fa da coprotagonista al tema principale: il sogno democratico.  

Questo episodio ristretto sul quale il regista sembra soffermarsi ci viene presentato in modo dettagliato, è concepito infatti come la fase cruciale di un conflitto volutamente non rappresentato con fucili e sparatorie, come di solito ci si aspetterebbe, ma attraverso un’analisi di tutti quei meccanismi, anche i più sporchi come la compravendita di parlamentari tema così tanto attuale anche ai giorni nostri, che compongono il dibattito democratico all’interno di un Parlamento.

Il Presidente infatti svolge la sua azione ben consapevole del male che ha di fronte e non si fa scrupoli: forza la mano per costringere talvolta i suoi collaboratori a una politica che sacrifichi il quieto vivere a tutto vantaggio del progresso civile e culturale degli Stati Uniti. La sfida vinta e che sembra aver affascinato Spielberg è stata quella di riuscire a mostrarci un uomo, maturo, sicuro, sereno, nonostante i grandi problemi personali, ma che nella sua linea politica non aveva altra scelta, una persona pronta a fare qualsiasi cosa per un giusto motivo, anche rischiare di sobbarcarsi la reputazione di dittatore nella parte non repubblicana del Paese. 





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