mercoledì 6 novembre 2013

Rudi Garcia e la Roma: tattica e intraprendenza

A Roma è arrivato lo stratega del 4-3-3, il tattico del subbuteo a 10 anni che sistema i giocatori in campo con la stessa tenacia e precisione, l’uomo dei record, delle dieci vittorie consecutive come in Italia non era mai accaduto nemmeno ai tempi della fortissima Juventus di Fabio Capello. E’ Rudi Garcia. La Roma prima con 31 punti (10 vittorie e un pareggio) rinasce dalle sue stesse macerie grazie al ex-tecnico del Lille che con umiltà, sacrificio e un pizzico di cinismo ha riportato la squadra ai vertici del campionato italiano.

Grazie ad una campagna acquisti mirata con gli arrivi di Maicon, Strootman, De Sanctis, Liajc, Benatia e il suo pupillo Gervinho (già caro ai tifosi della Roma col nome di freccia nera) e una campagna cessioni che ha fatto registrare un bilancio in attivo grazie al buon lavoro del direttore sportivo Walter Sabatini la Roma è ora a tre punti sopra la coppia Juve –Napoli, squadre costruite dichiaratamente per vince il campionato.

Rudi Garcia dopo aver battuto Lazio, Inter, Napoli e Parma ha riportato quell’entusiasmo contagioso che solo la Capitale sa trasmettere. “Abbiamo riportato la chiesa al centro del villaggio” queste le sue parole dopo la vittoria nel derby, partita sentitissima da popolo giallorosso dopo quel tragico 26 maggio.

I suoi segreti sembrano essere spirito di gruppo e intraprendenza, il suo merito più grande quello di aver ricompattato e dato fiducia ad un gruppo che sembrava essersi perso. Un leader che con entusiasmo ha trasformato in protagonisti anche quei giocatori inizialmente esclusi dalla lista dei titolari: esempi  di questo lavoro Borriello e Marquinho che erano sul punto di partire nelle fasi conclusive del calciomercato.

A livello tattico la sorpresa è sicuramente una: Gervinho. A Garcia infatti sembra aver dato ragione anche il tempo quando a Sabatini faceva richieste precise come nel caso dell’ivoriano già allenato ai tempi del Lille. Piazzato sulla fascia sinistra sfruttando le sue grandi capacità di saltar l’uomo Garcia si è ritrovato tra le mani un bomber di grande efficacia servito e supportato da due giocatori, Totti e Florenzi anch’essi totalmente assorbiti dal progetto del tecnico.

Insomma un meccanismo che sembra funzionare alla perfezione: la squadra con i suoi 23 gol fatti e soltanto 2 subiti in undici giornate è oggi una serie candidata ad un piazzamento Champions e magari chissà anche alla vittoria dello scudetto. Parola che però nella capitale non deve essere pronunciata: ordine categorico dell’allenatore che preferisce tenere sempre alta la tensione.

Garcia e il suo talento non sono passati inosservati in tutta Europa e la Roma si sta già muovendo per un sostanzioso rinnovo contrattuale. Scelto personalmente da Sabatini si tratta del terzo tecnico in due anni per la Roma dopo Luis Enrique e Zeman. Fu in realtà contattato già due anni fa ma l’allora direttore generale Baldini non volle saperne scegliendo altri nomi. Garcia è quindi una piccola rivincita del direttore sportivo.

Insomma la partita a Subbuteo della Roma è appena cominciata… 


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