lunedì 6 gennaio 2014

Sud Sudan - Kiir e Machar trattano mentre preparano l'assedio finale

Per la pace si è mobilitato persino un vecchio nemico come il presidente sudanese Omar al-Bashir, che incontrerà il suo omologo sud sudanese Salva Kiir a Juba con cui discuterà un possibile accordo di pace tra quest'ultimo e il suo rivale Riek Machar.
Nello stesso tempo i rappresentanti dei due litiganti si sono incontrati in Etiopia dicendosi pronti al dialogo. Ma potrebbe essere anche un pretesto per far abbassare la guardia all'altro e prendere tempo in vista dell'attacco finale. Vista l'attuale situazione sul campo rimarrebbe da chiedersi solo da chi potrebbe venire l'offensiva finale. 
Mentre i delegati di Kiir e Machar facevano sfoggio delle loro arti diplomatiche ad Addis Ababa, l'esercito governativo tentava di riconquistare Bor, la roccaforte di Machar, subendo gravissime perdite tra cui il generale che guidava l'operazione. Sebbene l'attacco dimostri come Juba abbia ripreso l'iniziativa dopo l'iniziale smarrimento di metà dicembre, la posizione dell'ex vice presidente ribelle - appartenente all'etnia minoritaria Nuer - non risulta per questo indebolito.
Le forze di Machar avrebbero ancora il controllo di vaste zone del Nord e dell'est e beneficerebbero anche di cospicue diserzioni di soldati nel sud e sud-ovest del paese, com'è stato ammesso dal portavoce dell'esercito, Philip Aguer. 
Inoltre Kiir non è l'unico in grado di mettere pressione sul quartier generale dell'avversario. Anche le truppe ribelli hanno ricominciato a prendere di mira la capitale Juba. Nella periferia della città si sono registrati nuovi combattimenti e corrono voci insistenti sulla preparazione di un attacco in grande stile per dare il colpo di grazia al presidente. Il tempo stringe per entrambi. Se non si trova al più presto un accordo di pace rimarrà da discutere solo una sanguinosa capitolazione. Augurandoci che non sia questo in fondo il vero scopo di tutti e due. 

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