sabato 13 ottobre 2012

I Cine-panettoni: lo slogan di una società superficiale, sognatrice e conformista


Se ci facciamo caso sono 29 anni  che ogni Natale ci viene proposto al cinema un film italiano che per comicità e leggerezza è considerato l’antipasto ideale per godere a pieno della gioia e del tepore delle feste : Il Cine-panettone. 

Ma quanti ve ne ricordate?                                                                                  

Chi vi scrive apprezza solo il primo: “ Vacanze di Natale” di Carlo Vanzina, del 1983, è l'unico che per atmosfere e intreccio narrativo rimane un film assolutamente godibile e fruibile, senza possedere al suo interno un particolare crollo di stile.                                                                                                             L’unico attore superstite di quel cast è oggi Christian De Sica, (gli altri si sono giustamente defilati perché meno disposti a prestarsi all’odierna qualità del prodotto) che dopo la clamorosa rottura con Massimo Boldi, è ormai guida di un cast prevalentemente di giovani diretti però da Neri Parenti .                                                                                                                                 Il dato che permette oggi di tenere la media di un film all'anno è il grande successo riscosso dal  pubblico. Nonostante la progressiva parabola discendente intrapresa da codesti prodotti cinematografici, sempre più scontati e superficiali, c’ è qualcosa di sociale e popolare che li tiene “in vita” . L’ identificazione con la nostra società e cultura, che richiama in sala ogni fascia e genere di pubblico, senza nessun tipo di selezione, dal più acculturato al più ignorante e la facile fruizione e comprensione della sceneggiatura anche per persone poco abituate al cinema è la giusta chiave di lettura per capirne la popolarità.                                                                                                                         Umorismo “sessuofobo” e l’immagine di un Italia, che sinceramente tutti vorremmo vedere diversa, apprezzabile solo da coloro che mancano di senso critico rappresenta la sinossi di ogni pellicola . L’intreccio sociologico e filmico in questo caso è particolarmente forte: le scelte di stile dettano i tempi a battute e paradossalmente a risate in determinati momenti del film che rappresentano l’unica ancora di salvezza per la “visibilità” (una sorta di Isola dei Famosi filmica) di alcuni vip.                                                                                                                                            In conclusione è lecito però ricordare, per un analisi a tutto tondo, che in tempi di crisi come questi non è assolutamente condannabile la volontà di immergersi in un po’ di umorismo e spensieratezza: è importante tuttavia non fare nostre manifestazioni e fenomeni di bassa lega, lasciandoli solo ed esclusivamente alla diegesi dello spettacolo. (Diegesi è ciò che concerne l'andamento narrativo di un'opera letteraria, teatrale o cinematografica. Per estensione vi rientrano anche i personaggi e altri dispositivi narrativi come l'ambientazione o il "tempo").



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