martedì 4 dicembre 2012

Nostalgica fragilità


Cosa non funziona oggi nella riproposizione delle serie remake degli anni ‘80? 
In un clima culturale e sociale che rispetto a 30 anni fa corre più velocemente e “consuma” ogni sorta di valore e di spettacolo in un tempo infinitamente più breve, si assiste a dei fenomeni interessanti riguardo la scarsezza di pubblico interessato, ad esempio, al nuovo A-Team o al ritorno di Khingt Rider (Supercar).
Oggi , peggio ancora, vengono realizzate parodie come accaduto in Starsky e Huch, che in definitiva risultano capaci di “rovinare” la vera essenza di quello che esse rappresentavano per un'intera generazione di appassionati.


Senza imbattersi nel mistero riguardante serie contemporanee (Lost e Heros ad esempio) le uniche che dopo gli anni ‘80 hanno saputo far riemergere un po' dello spirito “ottantesco”  risultano, numeri alla mano, Er:medici in prima linea e X-files. 
Chi vi scrive è rimasto molto deluso dalle ultime rivisitazioni e dagli ultimi remake sia dal punto di vista tecnico (diegesi filmica, musica ed atmosfere scaturite dalla coesione del racconto fornito) sia dal punto di vista squisitamente commerciale: risultano troppo “consumabili” troppo scontate e condannate ad esser dimenticate in fretta.  

Ed in fretta infatti spesso vengono cancellate dopo poche  stagione come accaduto a Terminator: The Sarah Connor Chronicles (2008-2009) che non è arrivata nemmeno alla terza. Nella speranza che il taglio ideologico Hollywoodiano cambi in favore di qualcosa di più originale e meno fintamente nostalgico.

Non resta dunque che attendere un po’di creatività contemporanea che presumibilmente arriverà in questo decennio dalle generazioni che, fresche dei ricordi degli anni passati ci proporranno finalmente qualcosa di nuovo, trasformando il mero consumo odierno in nuova linfa fatta di idee fresche adeguate ai tempi.

Nessun commento:

Posta un commento