La Castiglia, divenuta nel frattempo Spagna, sembrava essersi accorta del mio squilibrio e ha iniziato a mostrare un atteggiamento sempre più ostile fino a rompere l'alleanza che ci univa e a mandarmi ripetuti insulti diplomatici per prepararsi ad una guerra di conquista che si annunciava imminente. Per non ripetere lo stesso copione che aveva prematuramente interrotto l'altra campagna, mi sono alleato direttamente con i principali rivali spagnoli (Austria e Inghilterra), ho aumentato l'esercito e iniziato a fortificare le città col risultato che il mio arcinemico ha rinunciato a lanciare l'offensiva per evitare un fatale accerchiamento.
In questo modo nel XVII secolo mi sono potuto dedicare tranquillamente a iniziare la colonizzazione dell'Africa e ad inviare spedizioni persino in Oriente, dove mi sono scontrato con le potenze indiane come Ceylon e il colossale impero dei Vijayanagara.
Purtroppo l'avventura indiana si è dovuta fermare a Ceylon, visto che il subcontinente aveva fin troppi soldati da piegare prima di ottenere una minima soddisfazione territoriale. Grazie alle nuove colonie ho potuto tuttavia fondare la Compagnia delle Indie e popolare nuovi avamposti in Australia e Indonesia.
Nel frattempo in Europa la Francia scompariva sotto i colpi della Borgogna, la quale veniva a sua volta aggredita dall'Austria in uno scontro tra titani la cui portata ha posto fine alla mia alleanza con Vienna (rischiavo praticamente una rivoluzione se mi fossi unito nella lotta). A farmi compagnia rimaneva il nuovo regno della Gran Bretagna, il cui aiuto poteva rivelarsi insufficiente ad affrontare il gigante spagnolo. Per fortuna il Settecento si apriva con lo sviluppo galoppante delle mie numerose colonie che hanno accelerato a dismisura il progresso tecnologico. L'esercito portoghese di conseguenza anche se molto meno numeroso era di qualità decisamente superiore a quello spagnolo, ragion per cui chi un tempo sognava di inghiottirmi in un sol boccone preferì ritornare alla vecchia alleanza, a cui si unì in seguito l'emergente potenza svedese.
Il resto della campagna è filato liscio come l'olio. La forte posizione commerciale e la crescita ininterrotta delle numerose colonie in tutto il mondo ha consentito di creare una flotta senza pari e il terzo esercito più numeroso del mondo ma primo a livello di avanzamenti. La Spagna da presuntuosa com'era è passata ad essere membro subalterno del gruppo e assisteva sgomenta alle rivoluzioni che disfacevano il suo impero d'oltremare. L'idillio si è interrotto brevemente quando i miei alleati svedesi e inglesi si sono dichiarati guerra l'un l'altro e sono stato costretto a schierarmi con i primi. La guerra si è conclusa con un nulla di fatto nei primi anni dell'Ottocento che vedevano un impero portoghese all'apice della sua potenza.
La mappa mostra i domini del Portogallo nell'anno 1820. La madrepatria si è estesa alla Galizia spagnola, mentre le colonie vanno dall'America nord-centrale (isola di Terranova, Cuba) a quella meridionale (Brasile, Uruguay, Paraguay e Argentina settentrionale), passando per l'Africa (Marocco, Mauritania, Mali, Costa d'Avorio e Sud Africa) e proseguendo in Asia (Ceylon, Aceh, Filippine, Tamor e Taiwan) fino all'Australia.
Nelle mie campagne tendo a non avere troppa fame di territori, ma un piccolo rimpianto va alla mancata conquista dell'India. Inoltre posso aver avuto scarsa iniziativa nel Quattrocento, perché fare qualche piccolo sacrificio per indebolire la Castiglia, magari con l'aiuto di Aragona, può senza dubbio aiutare molto per la futura colonizzazione e per avere meno fiato sul collo.
Presto una nuova campagna con il successore cronologico di Europa Universalis III, ossia Victoria II e la sua nuova espansione A house divided, posticipato disgraziatamente al prossimo 2 febbraio (sgrunt).
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