Da qualche settimana è iniziata su Sky la serie Homeland - caccia alla spia prodotta dalla Fox, che ha già raccolto un'accoglienza strepitosa e vinto un Golden Globe. Si parla di un soldato della guerra in Iraq che è stato catturato da terroristi locali e viene liberato solo dopo sette anni. Al suo ritorno viene acclamato come eroe, ma dietro le urla e gli applausi del pubblico ammirato si nasconde una personalità profondamente sconvolta e, secondo l'opinione di un'agente della Cia non meno instabile, ormai convertita alla causa dei nemici dell'America.
Fin dall'inizio la serie punta a lasciare lo spettatore pieno di dubbi circa la reale entità della faccenda. E lo fa mettendo a confronto due protagonisti che non potrebbero essere più disturbati: avrà ragione l'agente a considerare pericoloso un uomo che il trauma della lunga prigionia ha spinto al tradimento oppure il marine è al contrario soltanto vittima di chi ha un'ossessione tale sul terrorismo da rasentare l'isteria? Notevole.
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