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sabato 4 febbraio 2012
Vado o non vado?
Berlusconi ha annunciato il suo prossimo ritiro dalla scena politica. "Ancora?" direbbe qualcuno, visto che non è la prima volta che si parla della sua uscita di scena, salvo poi essere smentita come tendenzioso fraintendimento. Comunque c'è buona ragione di credere che adesso faccia davvero sul serio.
Si potrebbe iniziare dall'età anagrafica che, nonostante i ripetuti discorsi di sentirsi giovane o di farsi male giocando ad hockey con Rambo-Putin, si trascina dietro la bellezza di 75 calendari. Inoltre la sua lunga parabola politica (quasi vent'anni) ha ormai imboccato una fase declinante che non contempla via d'uscita. Se il Berlusconi di un tempo riusciva a trascinare folle di italiani con il suo messaggio di fiducia e ottimismo (e anche di un sano e italiota menefreghismo), adesso il monarca non è altro che una figura decadente che ha esaurito le sue ultime forze nel tentativo di rimanere aggrappato al trono.
E' cambiato anche il contesto politico, che si riduceva ad un gioco al rimbalzo sul quale campavano di rendita tanto il centrodestra che il centrosinistra. Finché l'Italia non è caduta così male da spingere gli attori a maturare un po' e a ricostruire la propria immagine per trovare nuovo consenso. Come sta facendo la Lega con Bossi che alle parole di Berlusconi quasi freme di gioia e spera di diventare, venendo meno un'ingombrante concorrente come il Pdl, il nuovo partito di maggioranza nel Nord Italia. Alquanto pare la politica ha ancora molto da raccontare in futuro.
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