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venerdì 16 marzo 2012
L'isola del giorno prima
Ho finito L'isola del giorno prima di Umberto Eco, romanzo ambientato nel Seicento che racconta di Roberto della Grive, mandato in missione per indagare sul punto fijo, vale a dire l'antimeridiano di Greenwich che era oggetto di contesta tra gli emergenti imperi coloniali. Sfortunatamente per lui la nave su cui viaggia viene affondata da una tempesta e il disgraziato si ritroverà a vagare su una zattera di fortuna fino a quando non s'imbatterà in un'altra nave rimasta incagliata presso un'isola...
Questa è pressappoco l'inizio della storia da come l'ho ricostruita, poiché essa procede attraverso continue reminiscenze che il protagonista, la cui vicenda è raccontata come un diario ritrovato secoli più tardi, inizia ad avere dopo la fine del suo naufragio. E con la mente Roberto non va solo al passato, ma si diletta in riflessioni personali, visioni e molto altro in una non linearità che a tratti affascina per la straordinaria cultura che dimostra Eco, ma che nonostante l'altrettanta bravura nell'esposizione potrebbe stancare chi cerca nella lettura un momento d'evasione. Un libro senza dubbio di spessore, ma non per tutti.
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