lunedì 14 maggio 2012

Lupo che non perde il vizio


Mesi fa avevo parlato di Too big to fail - Il crollo dei giganti, film sulla crisi che ha investito il settore finanziario nel 2008 e all'origine di tanti nostri problemi. La soluzione adottata allora per evitare il tracollo generale fu di iniettare nelle principali banche statunitensi abbastanza fondi statali per consentirgli di smaltire le tonnellate su tonnellate di titoli tossici che avevano intasato il sistema.
Adesso uno di questi "salvatori della patria", la JP Morgan (nella foto lo sconsolato ad Jamie Damon), dichiara di avere un buco di due o tre miliardi di dollari, tutta colpa di operatori dai nomi evocativi che si divertivano a speculare sui derivati come se nulla fosse. La vicenda, che si spera non provochi conseguenze ben più gravi, torna a far riflettere sulle priorità da dare nella risoluzione di questa crisi: meglio destinare risorse per rigenerare un sistema sempre pronto a far danni o discutere una seria riforma del settore? Considerando anche le febbrili oscillazioni dei mercati e dello spread al di qua dell'Atlantico in barba al rigore sarebbe il caso di farci un pensierino...

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