giovedì 10 maggio 2012

Romanzo di una strage

L'anno è il 1969 e siamo in una banca a Milano dove improvvisamente esplode una bomba che falcia sul colpo una decina di persone, seminando il terrore in un'Italia che solo allora inizia a conoscere una terribile e sanguinosa stagione conosciuta come gli anni di piombo. Questa è la trama che ruota attorno a Romanzo di una strage, film di Marco Tullio Giordana con protagonisti Pierfrancesco Favino e Valerio Mastrandea, nei ruoli rispettivamente dell'anarchico Pinelli e nel commissario Calabresi, figure tragiche che si sono viste coinvolte in un gioco molto più grande di loro.
Da questa pellicola si trae infatti l'impressione di come la democrazia non fosse affatto scontata nella nostra giovane repubblica, che aveva già vissuto un tentativo di golpe sotto la discussa presidenza Segni e ne stava rischiando un altro con l'imminente operazione guidata dal Principe Borghese. D'altronde l'Italia di allora era pedina cruciale nella cortina di ferro (dove la fedeltà a Washington ben valeva il sacrificio delle garanzie costituzionali) senza dimenticare che le istituzioni vantavano una diffusa presenza di simpatizzanti fascisti che si erano fatti le ossa nel Ventennio e avevano poi fatto carriera durante il dopoguerra. Da vedere.



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