martedì 22 maggio 2012

The Tree of Life

Esistono pellicole che non si accontentano della mera narrazione, a volte sacrificandola quasi del tutto per il gusto della tecnica, a volte integrando profondamente i due aspetti con il risultato di avere un'esperienza capace di abbracciare tanto la mente quanto i sensi. Non sono molti i film che raggiungono un risultato così totalizzante, tra i pochi esempi che mi vengono in mente ci sono Fantasia e 2001: Odissea nello spazio, mentre tra i più recenti ho scoperto invece The Tree of Life di Terrence Malick, con Brad Pitt e Sean Penn.
Vincitore nel 2011 della Palma d'Oro a Cannes, il film parte da una reminiscenza di un uomo che ripercorre la sua adolescenza di molti anni prima, quando s'iniziano a muovere i primi passi verso la maturità. Cosa che non è  già facile di per sé e che lo è ancor meno quando ci si deve confrontare nello stesso tempo con un padre autoritario (la via della natura) e una madre amorevole (la via della grazia). I genitori, i vari accadimenti, le immagini suggestive fino alle musiche estatiche, tutto concorda nel volerci ricordare l'insormontabile ambivalenza della vita da cui ognuno di noi è destinato comunque a trovare la propria sintesi. Magnifico.





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