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lunedì 21 maggio 2012
Frenata serba
Dopo un primo turno serrato, le elezioni presidenziali in Serbia hanno un vincitore che molti non si aspettavano e forse temevano: Tomislav Nikolic, leader del nazionalista Partito del Progresso Serbo (Sns). In effetti Nikolic è un personaggio piuttosto controverso avendo fondato assieme al criminale di guerra e ultranazionalista Seselj il Partito Radicale Serbo, il quale tra le sue file ha avuto nientemeno che Slobodan Milosevic, del quale Nikolic fu vice primo ministro durante la catastrofe kosovara.
Un curriculum non proprio incoraggiante e lo stesso Nikolic doveva esserne consapevole se negli ultimi anni ha lavorato sodo per ricostruire la propria immagine, lasciando innanzitutto il Partito Radicale per crearne uno nuovo, l'Sns appunto, dove si è fatto portabandiera di europeismo più moderato che non accetta di firmare assegni in bianco (leggi l'indipendenza del Kosovo) né di voltare le spalle alla Russia. Un doppio sguardo quello della futura Serbia coerente con l'aquila bicefala della sua bandiera, ma che darà più di un grattacapo a chi tenterà d'indovinarne la rotta...
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