Se ci facciamo caso sono 29 anni che ogni Natale ci viene proposto al cinema un
film italiano che per comicità e leggerezza è considerato l’antipasto ideale
per godere a pieno della gioia e del tepore delle feste : Il Cine-panettone.
Ma
quanti ve ne ricordate?
Chi
vi scrive apprezza solo il primo: “ Vacanze
di Natale” di Carlo Vanzina, del 1983, è l'unico che per atmosfere e intreccio
narrativo rimane un film assolutamente godibile e fruibile, senza possedere al
suo interno un particolare crollo di stile. L’unico attore superstite di quel cast è oggi Christian De Sica, (gli altri si sono giustamente defilati perché
meno disposti a prestarsi all’odierna qualità del prodotto) che dopo la
clamorosa rottura con Massimo Boldi, è ormai guida di un cast prevalentemente
di giovani diretti però da Neri Parenti . Il dato
che permette oggi di tenere la media di un film all'anno è il grande successo
riscosso dal pubblico. Nonostante la
progressiva parabola discendente intrapresa da codesti prodotti cinematografici,
sempre più scontati e superficiali, c’ è qualcosa di sociale e popolare che li
tiene “in vita” . L’ identificazione con la nostra società e cultura, che
richiama in sala ogni fascia e genere di pubblico, senza nessun tipo di
selezione, dal più acculturato al più ignorante e la facile fruizione e comprensione
della sceneggiatura anche per persone poco abituate al cinema è la giusta
chiave di lettura per capirne la popolarità. Umorismo
“sessuofobo” e l’immagine di un Italia, che sinceramente tutti vorremmo vedere
diversa, apprezzabile solo da coloro che mancano di senso critico rappresenta la
sinossi di ogni pellicola . L’intreccio sociologico e filmico in questo caso è
particolarmente forte: le scelte di stile dettano i tempi a battute e
paradossalmente a risate in determinati momenti del film che rappresentano l’unica
ancora di salvezza per la “visibilità” (una sorta di Isola dei Famosi filmica)
di alcuni vip.
In conclusione è lecito però ricordare, per un
analisi a tutto tondo, che in tempi di crisi come questi non è assolutamente
condannabile la volontà di immergersi in un po’ di umorismo e spensieratezza: è
importante tuttavia non fare nostre manifestazioni e fenomeni di bassa lega,
lasciandoli solo ed esclusivamente alla diegesi dello spettacolo. ( Diegesi è ciò che concerne l'andamento narrativo di un'opera letteraria, teatrale o cinematografica. Per estensione vi rientrano anche i personaggi e altri dispositivi narrativi come l'ambientazione o il "tempo").
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