martedì 16 ottobre 2012

L'onda anomala dei rottamatori


L'ultima trovata di Beppe Grillo ha sicuramente stupito tutti. Attraversare a sessantaquattro anni suonati lo stretto di Messina a nuoto è un evento che non passa inosservato e una copertura mediatica del genere per un aspirante politico come lui è oro colato. Fa riflettere piuttosto la natura dell'impresa che non ha evitato accostamenti con dubbi predecessori come Benito Mussolini e Mao Zedong, i quali per galvanizzare un popolo perennemente insicuro usavano di tanto in tanto cimentarsi in prove di forza che il più delle volte erano orchestrate a tavolino.
Ora qui non si sta negando la genuinità dell'epica traversata grillina (dopotutto è stato costantemente monitorato), quanto il significato della stessa che paragonerei ad un roboante fuoco d'artificio destinato a non lasciare granché una volta passato il botto. Si tratta senz'altro di un'ottima apertura per la campagna del Movimento 5 Stelle nell'isola, ma a sei mesi dalle elezioni non si riesce ancora a capire che programma abbia in mente chi è ormai il secondo partito in Italia. L'ammissione dello stesso Grillo che votare per i suoi candidati è un salto nel buio è un'apprezzabile sincerità, ma lascia anche perplessi sull'effettiva capacità di questa corrente di rinnovare profondamente il paese.
Prosegue nel frattempo il disfacimento del Pdl lungo tutta la penisola con il Lazio che ha passato la palla all'eccellente Lombardia, mentre Berlusconi facendo sfoggio di un vero esercizio di stile si dice disponibile a "non candidarsi". Continua anche la corsa alle primarie del Partito Democratico che vede opposti i soliti Bersani e Renzi, più il terzo incomodo Nichi Vendola che potrebbe essere utile per drenare voti preziosi al sindaco di Firenze che l'attuale segreteria considera troppo radicale. Anche qui di programmi e idee concrete neanche l'ombra, e adesso stiamo parlando del primo partito, il che può essere leggermente scusabile finché non si avranno queste importanti consultazioni sul nuovo vertice. Dopo chissà...

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