Un grande successo, una spiegazione efficace, penetrante, mai noiosa. Roberto Benigni, con la sua trasmissione "La più bella di tutte" andata in onda su Rai 1 ieri sera, ha ricordato, reso omaggio, e riacceso la nostra memoria storica attraverso un'interessante lettura dei principi fondamentale della Costituzione Italiana. Un'interpretazione viva e attiva che certamente merita di essere ricordata e apprezzata e che consente una rivisitazione in chiave moderna di un testo che nel 1947 ebbe la straordinaria capacità di guardare al futuro con speranza e meraviglia. Il momento più intenso? Quello dedicato al concetto di lavoro...un valore che oggi sembra vacillare.
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martedì 18 dicembre 2012
"La più bella di tutte": la lettura della Costituzione di Roberto Benigni
"..Nel Lavoro troviamo noi stessi...nella busta paga non troviamo solo i soldi troviamo noi stessi..quella busta paga non è avere è essere...essere...è la nostra indipendenza, la nostra dignità. C'è un legame tra sviluppo e personalità. E i costituenti lo sapevano".
Un grande successo, una spiegazione efficace, penetrante, mai noiosa. Roberto Benigni, con la sua trasmissione "La più bella di tutte" andata in onda su Rai 1 ieri sera, ha ricordato, reso omaggio, e riacceso la nostra memoria storica attraverso un'interessante lettura dei principi fondamentale della Costituzione Italiana. Un'interpretazione viva e attiva che certamente merita di essere ricordata e apprezzata e che consente una rivisitazione in chiave moderna di un testo che nel 1947 ebbe la straordinaria capacità di guardare al futuro con speranza e meraviglia. Il momento più intenso? Quello dedicato al concetto di lavoro...un valore che oggi sembra vacillare.
Un grande successo, una spiegazione efficace, penetrante, mai noiosa. Roberto Benigni, con la sua trasmissione "La più bella di tutte" andata in onda su Rai 1 ieri sera, ha ricordato, reso omaggio, e riacceso la nostra memoria storica attraverso un'interessante lettura dei principi fondamentale della Costituzione Italiana. Un'interpretazione viva e attiva che certamente merita di essere ricordata e apprezzata e che consente una rivisitazione in chiave moderna di un testo che nel 1947 ebbe la straordinaria capacità di guardare al futuro con speranza e meraviglia. Il momento più intenso? Quello dedicato al concetto di lavoro...un valore che oggi sembra vacillare.
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