martedì 11 dicembre 2012

Saw VII: la conclusione dello stile "Torture Porn"


Non ci sono dubbi, il film che inaugura il "Torture Porn" è Saw - L'enigmista, diretto nel 2004 da James Wan; Saw VII è dunque la sua degna conclusione.  

I film che fanno parte di questo genere sono definiti così per la mancanza totale di censure. Sono pellicole nelle quali sono infatti presenti quattro elementi caratteristici: mutilazioni, nudità, sadismo e tortura.
Ma il vento è cambiato in fretta: dalle tendenze degli ultimi anni sembra infatti che le preferenze di pubblico e produttori siano improvvisamente evolute, in questo momento sembrano infatti proiettate per la rinascita di uno stile più sobrio, più accattivante e classico, sul genere dei vari Paranormal Activity e Rec (a breve il terzo capitolo). E Saw VII?


Questa pellicola nasce per essere l’ultimo della famosissima saga iniziata nel 2004 con Saw: mentre infuria una battaglia mortale per l’eredità di Jigsaw, un gruppo di persone sopravvissute all’enigmista si riunisce per cercare aiuto dal compagno sopravvissuto Bobby Dagen, esperto in terapie per l’auto sostentamento emotivo, un uomo i cui oscuri segreti scateneranno una nuova ondata di trappole mortali.

Per l'ultimo capitolo della storia di Jigsaw web ormai offre molti informazioni le più interessanti riguardano la metodologia con cui si è scelto di concludere la storia infatti  in origine era prevista la produzione di due altri seguiti dopo Saw VI,  ma Patrick Melton (che ha curato il soggetto e la sceneggiatura) specificò come le intenzioni dello studio di produzione erano cambiate dopo i deludenti risultati al botteghino del film e di alcuni altri episodi da un po' di tempo a quella parte.
In questo contesto, quindi, gli sceneggiatori ebbero il compito di affrontare alcune tematiche rimaste aperte e insolute dai film precedenti, come il destino del Dr. Gordon nel primo film e di altri superstiti degli episodi successivi, portando al contempo a una risoluzione definitiva per la serie. 

Non escludendo comunque altri ripensamenti sul proseguimento del franchising è lecito approfondire le motivazioni di questo grande successo. 
Un’analisi specifica evidenzia come il mescolamento di un thriller sempre in grado di rigenerarsi con sfaccettature narrative sempre nuove e uno spolvero di horror, che crea le giuste atmosfere, sono il mix vincente che ha garantito questa longevità alla storia e al genere. Pur considerando equa una scelta conclusiva, considerate le sette pellicole realizzate, è necessario sottolineare, in conclusione, l'equilibrio ottenuto in questi anni (pur con cali di pubblico) dalla saga e dal genere "Torture-Porn" (che ha trovato il suo successo e la sua applicazione nel grande schermo nei primi anni 2000) ma che non ha consentito uno sviluppo assoluto all'interno di un genere specifico.  Il problema è che l'horror e il thriller finiscono per fondersi e confondersi generando un ibrido il quale, a conti fatti, non soddisfa pienamente la regola della catarsi, generando disgusto e sconcerto.


Altri film che hanno portato il genere alla ribalta sono Hostel, diretto da Eli Rothnel 2006, Saw II - La soluzione dell'enigma, Saw III - L'enigma senza fine, Saw IV, Saw V, Saw VI, Hostel: Part II, La casa dei 1000 corpi, La casa del diavolo, Wolf Creek, Le colline hanno gli occhi, Captivity e appunto Saw VII.




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