In Italia abbiamo dei veri e propri scrigni di Bellezza, sparsi su
tutto il territorio. La Toscana, però, può vantare, di sicuro, una delle
concentrazioni più alte di queste perle. Una di queste è Arezzo, piccolo
gioiellino tra la Valdarno, il Casentino e la Valdichiana, città natale di
Petrarca e Vasari.
Il centro storico è racchiuso tra le mura del 1200 che, in parte, si
ricollegano a quelle etrusco-romane, e ben si presta ad una gita di una
giornata. Nel caso decideste di fare invece un weekend on the road per la Toscana, vi consiglio l’hotel Le Capanne, a 10
minuti da Arezzo. 17 camere in un casale del 1700 ristrutturato e dotato di
tutti i comfort moderni vi
consentiranno di alternare la cultura al relax immersi nella natura. Il tutto
completato dalla estrema gentilezza di Cristina e Stefano, capo ricevimento e maître,
e dalla eccezionale cucina locale del ristorante L’angolo delle Capanne. Per chi volesse strafare, a 5 minuti c’è
anche un centro benessere.
La modalità di visita di questa deliziosa cittadina medievale è, senza
dubbio, andare in giro “a zonzo”. Perdetevi tra le salite e le discese nei
vicoletti. Entrate nelle botteghe e scambiate quattro chiacchiere con gli
aretini. Girate con il naso all’insù per non perdervi i dettagli dei palazzi
rinascimentali, delle guglie delle mura o dei campanili. Curiosate ed entrate
nelle chiesette che vi ispirano, alla scoperta di qualcosa che vi affascini a
prescindere dalla legittimazione di una guida.
Girando e curiosando, però, non potete perdervi la Pieve di S. Maria,
esempio eccellente del romanico toscano. Al suo interno fatevi rapire dal
polittico di Pietro Lorenzetti: Madonna
col Bambino e Santi, Annunciazione, Assunta e santi.
Assolutamente imperdibile è anche La
leggenda della vera Croce di Piero della Francesca nella chiesa di S.
Francesco. Il ciclo di affreschi, restaurato di recente, è una delle pietre
miliari della storia dell’arte. Va conosciuto come qualsiasi altra nozione di
cultura generale! Di solito, chi visita questa chiesa, si concentra solo sul
ciclo di affreschi, quasi come dovesse spuntare una riga dalla lista della
spesa. Calmatevi. E soffermatevi sull’enorme crocifisso ligneo del Maestro di
San Francesco sull’altare. Lasciatelo parlare. Si potrebbe definire un’opera
d’arte astratta per quanto è innaturale la posizione del corpo del Cristo, ma
la sofferenza di quel corpo martoriato, morto sulla croce, è viva e tangibile.
Per finire, non può mancare il Duomo! Dalla sua posizione
sopraelevata, esaltata dalla scalinata su cui è posto, domina la città. L’arca
di San Donato, urna marmorea, affascina per la maestria della lavorazione.
E i souvenir? Siamo in Toscana, ceramica o prodotti enogastronomici!
Per i secondi, vi consiglio Dal Moro Alimentari in Via Cavour, 68. Il
proprietario saprà consigliarvi tra i vini e i prodotti più tipici, dai salumi
ai formaggi agli intingoli a base di cacciagione.
E se vi assalisse una strana sensazione di déjà vu… non vi preoccupate, Arezzo l’avete vista nel meraviglioso
film La vita è bella di Benigni. Per
i dettagli sul film, però, chiedete a Captain V!
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