venerdì 18 gennaio 2013

Speciale Frankenweenie: Stranella, lo sguardo fisso della società di oggi


Avete visto Frankenweenie al cinema?
Il nuovo film di Tim Burton, uscito il 17 gennaio nelle sale, è quanto di meglio si può trovare se volete rispondere alla domanda...cosa pensa quest'uomo della società contemporanea? Nella storia uno dei personaggi è una particolare sintesi di rabbiosa inquietudine da parte del regista...Stranella.


Per comprendere fino in fondo l’idea che è sottesa nel film e cosa pensa il regista dei normali e dei conformisti basti notare attentamente questo personaggio: non si trova a proprio agio con le altre persone, è enigmatica, introversa e con lo sguardo fisso il tutto unito ad una voce ad unica frequenza, senza nessun tipo di slancio. Un personaggio senz’anima ne spessore che alla fine finisce col creare il più pericoloso dei guai.

Rappresentata con questo color bianco, talmente acuto da esser quasi un’anafora coloristica sottolineante l’essenzialità  del personaggio (notare come anche il suo gatto, portatore di sventura, è “tremendamente” bianco e non nero come nell’immaginario collettivo) Stranella non è altro che il piattume della tradizione, la noiosa convenzione sociale. Finta quanto surreale.

Stranella è la convenzionale società di oggi: Burton nella più totale libertà espressiva permessa dalla tecnica Stop Motion ha dato vita al personaggio forse più bizzarro e caratterizzato della sua intera opera. Quello sguardo fisso, senza emozioni e possibilità di modificazioni è il cinismo, l'ingrata forza  del distacco più totale. Se nella realtà sarebbe impossibile ottenere il medesimo effetto con un attore in carne e ossa, attraverso questa tecnica il pubblico ha potuto fare i conti col più tenebroso degli ideali di Burton e col la sua lotta al conformismo e alla unicità e banalità di pensiero.

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