martedì 26 marzo 2013

Viva la libertà - Elogio della (sana) follia

Due fratelli uguali come gocce d'acqua che si scambiano donne, passioni e persino la segreteria del partito. Questo gioco delle parti è il tema principale di Viva la libertà, nuovo film di Roberto Andò che ha scritto anche il romanzo (Il trono vuoto) su cui è basata la pellicola. Gli attori  protagonisti vedono un cast di statura teatrale Toni Servillo e Valerio Mastrandrea e la partecipazione di Valeria Bruni Tedeschi, sorella maggiore di Carla Bruni.

Siamo in piena campagna elettorale dove il partito dell'opposizione, l'immancabile sinistra in crisi d'identità, sta precipitando nei sondaggi a causa del suo grigio leader, Enrico Olivieri. E questi come succede spesso di fronte a tanta "ingratitudine" decide un bel giorno di darsela a gambe lasciando il suo povero assistente Andrea con il difficile compito di nascondere lo scandalo di una fuga. Un aiuto giungerà inaspettato dall'eccentrico fratello di Enrico, Giovanni, uguale nel fisico ma completamente diverso nell'animo. Il caso vorrà che un giornalista del Corriere della Sera scambi quest'ultimo per il vero segretario e vi scopra una vitalità di pensiero che darà ad Andrea l'idea di sostituire i due fratelli per realizzare una rimonta alla quale non credeva più nessuno.
Il pregio di questo film è quello di raccontare le difficoltà di una parte politica - è chiaro il riferimento ad un Partito Democratico che secondo molti non brilla in comunicabilità e spirito di rinnovamento, con grande leggerezza d'idee e ritmo che alle dovute riflessioni fanno strappare più di qualche risata. Nell'interpretare due personaggi quasi agli antipodi per stile di vita il napoletano Toni Servillo conferma la sua ottima versatilità di attore che aveva già avuto modo di dimostrare in pellicole come Il Divo, dove aveva la parte di Giulio Andreotti.
A livello di trama forse la storia non sarà del tutto verosimile (è lecito dubitare che un personaggio di forte discontinuità possa davvero avere vita così facile in partiti dalla struttura elefantiaca), ma la carica di questo Giovanni tocca delle corde molto sensibili per un politica di solito distante o peggio inerte. Ciliegina sulla torta l'accompagnamento musicale che ha come refrain La Forza del Destino di Giuseppe Verdi. Consigliato.


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