Ma questa complessa struttura, che regala ogni anno fantastici sogni e divertimenti a migliaia di bambini, nacque negli anni '60 forse con qualche aiutino di troppo nella compravendita dei terreni dove far sorgere il sorprendente parco giochi. La Cia avrebbe infatti aiutato non poco le operazioni iniziali di sviluppo.
Questo è quanto scritto nel libro Finding Florida di T.D. Allman secondo quanto riporta il Daily Beast.
L'idea di Walt Disney per Disney World partiva da una sorta di versione molto più grande di Disneyland, che potesse espandersi nel tempo, a differenza di quanto poteva fare il parco originario per via della sua collocazione. Walt Disney World avrebbe dovuto anche essere una specie di "Disneyland del futuro" dove le innovazioni nei campi delle scienze e della tecnologia avrebbero potuto coesistere con l'originale visione di intrattenimento tematico di Disney.
Ma il parco, come riportato nel testo di T. D. Allman, sarebbe sorto grazie all'intermediazione di un uomo di nome William «Wild Bill» Donovan che impedì, a chi stava cedendo terreni alla Disney, di sapere a chi davano questo importante patrimonio naturale.
Natura che sembra essere stata trascurata nelle operazioni di costruzione, eseguita senza considerare poi troppo alcune regole di base sul rispetto all'ambiente.
Ma tutto questo oggi appartiene ad un lontano passato, la Disney, che ha da poco incorporato altre due importanti società come la LucasFilm e la Marvel, è un'azienda ricca e solida, un impero finanziario costruito con meticolosità e capacità manageriali di altissimo profilo.
Anche se partecipò attivamente in gran parte dello sviluppo del progetto Walt Disney morì nel 1966 e non riuscì così a vederlo realizzato. Il complesso avrebbe dovuto inizialmente chiamarsi soltanto "Disney World", ma prima della sua apertura Roy, fratello di Walt, volle rinominarlo "Walt Disney World".
E come il suo ideatore amava dire: "Se potete sognarlo, potete farlo..." e sembra proprio che ci siano riusciti...
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