Sono entrati dentro il suo ufficio e gli hanno sparato senza neppure dargli il tempo di reagire. Così è stato ammazzato questa mattina a Marikana, un centinaio di chilometri a nord-ovest di Johannesburg, un sindacalista del gruppo NUM che difende i lavoratori delle miniere sudafricane di platino gestite dalla compagnia britannica Lonmin. I killer se la sono presa anche con il tesoriere che aveva assistito alla scena, ma non sono riusciti ad ucciderlo nonostante i sei colpi che gli hanno scaricato addosso. Al momento sia l'identità degli assalitori che il movente restano sconosciuti.
L'agguato non fa che peggiorare una crisi che soprattutto nell'ultimo anno sta attraversando l'intero settore minerario del Paese. Qui i lavoratori devono far fronte ogni giorno a violenze, abusi e talvolta purtroppo anche a brutali spargimenti di sangue come quello avvenuto oggi. Esso tuttavia impallidisce davanti ad un altro episodio molto più cruento avvenuto lo scorso agosto sempre a Marikana, quando la polizia nel tentativo di reprimere una protesta dei lavoratori impiegati sempre dalla Lonmin ne aveva uccisi trentasei e feriti quasi ottanta.
Da quel tragico evento i minatori hanno lanciato proteste sempre più esasperate per chiedere soprattutto l'aumento di salari che la divisione degli stessi sindacati di certo non aiuta a risolvere. Accanto al NUM esiste infatti il sindacato AMCU che accusa il primo di servire in realtà gli interessi del governo dell'Anc del presidente Zuma e delle multinazionali con cui questo si mette d'accordo. Ovunque sia la verità la contrapposizione ha registrato negli ultimi mesi dei morti in entrambi gli schieramenti, mentre le compagnie straniere come la Anglo American Platinum e la svizzera Glencore Xstrata reagiscono agli scioperi selvaggi licenziando migliaia di dipendenti.
Il governo per bocca del ministro del lavoro, Mildred Oliphant, al momento non esclude l'ipotesi d'impiegare delle forze di peacekeeping per tenere sotto controllo una situazione esplosiva. Ne è passato di tempo dall'entusiasmo dei Mondiali con Shakira...
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