Nel 2010, dopo anni di discussioni,
polemiche, promesse e tempistiche non mantenute, inaugura finalmente il Museo del Novecento nel Palazzo
dell’Arengario in Piazza Duomo a Milano.
La collezione permanente è costituita da circa quattrocento opere, a partire dal 1901, tra le quattromila di arte italiana del novecento delle Civiche Raccolte d’Arte milanesi e si snoda in un percorso espositivo temporale sui tre livelli dell’edificio. Gli spazi per le mostre temporanee sono minimi e per lo più di passaggio, probabilmente anche per scelta, data la vicinanza di Palazzo Reale, sede espositiva per le mostre temporanee a Milano per antonomasia. Sarebbe quindi opportuno giocare a dei rimandi tra le due istituzioni, a maggior ragione che si tratta di due realtà comunali. Nella pratica questo non avviene: al momento della visita al museo, a Palazzo Reale si stava svolgendo la mostra The desire for freedom che esponeva arte dal secondo dopoguerra in poi, quindi in linea con il periodo storico al quale il museo è dedicato. Non era presente nessun rimando o informativa.
La collezione permanente è costituita da circa quattrocento opere, a partire dal 1901, tra le quattromila di arte italiana del novecento delle Civiche Raccolte d’Arte milanesi e si snoda in un percorso espositivo temporale sui tre livelli dell’edificio. Gli spazi per le mostre temporanee sono minimi e per lo più di passaggio, probabilmente anche per scelta, data la vicinanza di Palazzo Reale, sede espositiva per le mostre temporanee a Milano per antonomasia. Sarebbe quindi opportuno giocare a dei rimandi tra le due istituzioni, a maggior ragione che si tratta di due realtà comunali. Nella pratica questo non avviene: al momento della visita al museo, a Palazzo Reale si stava svolgendo la mostra The desire for freedom che esponeva arte dal secondo dopoguerra in poi, quindi in linea con il periodo storico al quale il museo è dedicato. Non era presente nessun rimando o informativa.
Lo spazio espositivo è stato oggetto
di severe critiche e presenta indubbiamente delle pecche, quali sale espositive
piccole per alcuni tipi di opere di grande formato o installazioni e a volte un
allestimento che appare un po’ datato, come le prime sale tappezzate di tessuto
colorato, che sottolineano le mancanze e i difetti. Notevole è però il rapporto
che si crea tra l’interno, così modernista, fatto di vetro e ferro e l’esterno,
caratterizzato dagli scorci del Duomo, di Palazzo Reale e di costruzioni
quattrocentesche. L’ultimo piano, che si affaccia sul Duomo, offre scorci estremamente
suggestivi di Milano, anche in giornate uggiose. Anzi, è proprio in quelle
giornate che il grande neon di Fontana, che incornicia questa Bellezza, risalta
ancora di più.
La collezione è forse troppo vasta,
nel senso che partendo dal 1901 è, sì, in tema con il titolo del museo, ma
dimentica che le opere dei primi del novecento sono quasi più ottocentesche che
non vicine alle forme artistiche di oggi. Forse sarebbe stato più opportuno
incentivare la Galleria d’Arte Moderna come sede espositiva legata alle espressioni
artistiche di matrice ottocentesca e lasciare che il Museo del Novecento fosse
dedicato solo al contemporaneo, seppure gli spazi non siano quelli più adatti
per esporlo.
Qui tutte le informazioni: http://museodelnovecento.org/
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