giovedì 27 settembre 2012

La roccaforte d'Europa


Per quanto possa suonare strano anche nell'algida quanto remota Bielorussia si vota. Si è votato per modo di dire (per chi fosse interessato erano le legislative) visto che non esiste un'opposizione in grado di impedire al presidente Alexander Lukashenko di arrivare a festeggiare vent'anni di regno incontrastato. E purtroppo più passa il tempo e meno sono le speranze che l'ultima dittatura d'Europa imbocchi la strada della democrazia.
Fino a qualche anno fa il contesto era abbastanza favorevole: Minsk si trovava in mezzo a vicini dove tra alti e bassi il multipartitismo aveva stabilmente attecchito e persino l'Ucraina con la rivoluzione arancione sembrava destinata a finire nell'orbita occidentale come la Georgia, una delle più fervidi sostenitrici dell'ingresso nella Nato per goderne in primo luogo del prezioso ombrello protettivo. Se tale processo fosse giunto a piena maturazione, la Russia Bianca si sarebbe trovata in una situazione alla lunga imbarazzante e potenzialmente esposta ad un rischio contagio anche nei suoi confini.
Ma un bel giorno la Russia ha ricominciato a ruggire e il povero Lukashenko si è finalmente sentito meno solo. Poi anche gli allievi più promettenti (Ucraina e Georgia) hanno cambiato idea e sono scivolati in rigurgiti autoritari che invece di riportarli nell'abbraccio di Mosca li ha resi invece più vulnerabili per un'eventuale spartizione tra chi è rimasto fedele alla bandiera dello zar.
A questo proposito nel 2012 è stato mosso il primo passo per la costruzione dell'Unione Euroasiatica, una sorta di Unione Europea orientale, con la creazione di un'apposita Commissione e l'abbattimento delle frontiere tra Russia, Kazakistan e ovviamente Bielorussia. I più entusiasti parlano già di moneta unica e di estendere le adesioni persino a vecchi compagni come Ungheria o Repubblica Ceca. Il nuovo spazio sarà ancora immaturo, sebbene la sua nascita rappresenti una legittimazione per quei regimi che ai diritti costituzionali preferiscono offrire un'alternativa a quel modello occidentale che per poco non li ha assorbiti. Il problema è se questi paesi nella fretta di sfuggire uno squalo non finiscano per incappare nelle fauci di un altro...



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