venerdì 8 marzo 2013

8 marzo - Donne non solo in festa

Per molti la Festa delle Donne è solo un mazzo di mimose da raccogliere ad un semaforo da portare alla propria mamma/fidanzata/moglie/collega, a volte neppure quello ma un semplice augurio a voce che non costa nemmeno lo sforzo di tendere il braccio. Ma l'8 marzo non è una specie di San Valentino più generico, ma vuole celebrare le conquiste delle donne in ambiti che all'epoca della sua istituzione da parte dei socialisti (inizio XX secolo) erano ancora molto indietro. E ancora oggi dobbiamo registrare parecchie ombre che purtroppo non si limitano a qualche paese sperduto nel globo.  

Voglio cominciare comunque con un paio di buone notizie, di cui una ha fatto parlare molto in questi giorni, ovvero l'accresciuta presenza femminile in Parlamento che occupano un terzo circa dei suoi membri (32% alla Camera e 30% al Senato), formando anche buona fetta dei volti nuovi entrati con queste elezioni. Si pensa addirittura di eleggere una ragazza di 25 anni, Marta Grande del Movimento 5 Stelle alla presidenza di Palazzo Madama e la cosa potrebbe non essere così improbabile visto che ai grillini si aggiunge la buona disposizione del Pd.
L'altra buona notizia è una controtendenza alla crisi economica guidata soprattutto da donne, che nel corso dell'ultimo anno avrebbero aperto oltre centomila imprese che è un segnale degno di nota. E questo nonostante le donne pur avendo un grado d'istruzione tendenzialmente superiore a quello dei maschi continuano a non godere di un trattamento economico-sociale dello stesso livello.
Come dice il titolo infatti purtroppo non c'è solo da festeggiare perché oltre alla disparità di sesso, un altro gravissimo problema come la violenza sulle donne, in particolare in ambito domestico e da chi dovrebbe in teoria essergli più vicino, è sempre lì a farla da padrona. E una larga percentuale di chi subisce violenza non trova il coraggio di liberarsi da questa oppressione addirittura per anni. A questo riguardo è uscito ad esempio un ottimo libro su iniziativa del blog del Corriere.it, la 27esima ora intitolato Questo non è amore.
Nel resto del mondo va ancora peggio a causa di mentalità che hanno una scarsa o nessuna considerazione dei diritti delle donne. Qualche giorno fa nelle Maldive, che dietro gli splendidi paesaggi balneari nasconde un fanatismo talvolta agghiacciante, una ragazza di sedici anni nonostante i continui stupri del patrigno era stata condannata a cento frustate per aver fatto sesso in età prematrimoniale. In Arabia Saudita le donne, che non possono nemmeno guidare, sono addirittura monitorare con un sistema Gps che manda ai loro tutori maschi un SMS in caso di fuoriuscita dal paese. E perfino nella cosiddetta democratica India esistono dei villaggi che adottano misure particolarmente retrograde come vietare l'uso dei cellulari e l'obbligo di adempiere ai matrimoni combinati. Altro che pensare ad un mazzo di mimose.

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